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HONEYMOON di Leigh Janiak

honeymoon1Due giovani sposini, Bea [Rose Leslie] e Paul [Harry Treadaway], decidono di passare la luna di miele in Canada, nella baita in montagna della famiglia di lei.

L’intesa tra i due è perfetta, e si intuisce già dal montaggio iniziale, che alterna i video-diari pre-matrimoniali dei  promessi sposi, che inquadrano velocemente il loro pregresso tutto rose, fiori e cuoricini: primo incontro, proposta di matrimonio, scelta del menu di nozze…

Arrivati nella baita, l’idillio amoroso continua a regalare a Bea e Paul momenti di tenerezza, condivisione e sensualità, come nel più classico dei film romantici, fino all’ingresso nella storia di un improbabile terzo incomodo: un vecchio amico della ragazza, forse una ex-fiamma, diventato gestore dell’unico ristorante del posto, incontrato dopo tanti anni in una situazione davvero fuori dal comune, mentre distrugge pieno d’ira una lampada nel retrobottega, tentando di tenere a bada la moglie, dall’aspetto malaticcio e dalla psicologia visibilmente instabile.

Proprio questo momento segna il punto di non ritorno nell’inizialmente dolce luna di miele dei piccioncini: proprio quella stessa notte Paul si sveglierà notando subito la mancanza della moglie, nel letto –  prima – e nella casa, poi.

honeymoon2Il ragazzo si avventura nella foresta e ritrova la moglie, nuda, in piedi in mezzo agli alberi, in stato catatonico. Una crisi improvvisa di sonnambulismo, suppone lei, una volta tornati a casa. Ma la verità è che da quel momento la donna inizia a comportarsi in modo sempre più strano, e l’uomo a riconoscere sempre meno in lei la compagna scelta.

Honeymoon, film d’esordio della regista-sceneggiatrice Leigh Janiak [del 2014], è un piccolo grande titolo della filmografia indie internazionale. Capace di creare con pochi ingredienti un film tutto tensione e ossessione, che ruota attorno al concetto di mutazione.

Coadiuvata allo script da Phil Graziadei, la regista struttura attorno ai due protagonisti un thriller davvero ben riuscito, che si colora sin da subito di colori horror e, in primis, sci-fi.

honeymoon3Luci notturne che si insinuano dagli spazi degli stipiti delle finestre, presenze ombrose che si muovono tra gli alberi attorno alla casa, delle strane punture sulle cosce della donna, e il suo cambiamento fisico e mentale vorrebbero denunciare una presenza aliena che fa da padrona nella boscaglia canadese.

L’abduction è concreta e chiarissima, ma ancor più bello è che regista e sceneggiatore decidano di non palesare mai del tutto la reale presenza “altra”, né la relativa identità, aumentando il senso di “alienazione” che inizia a distruggere dall’interno il senso stesso di coppia, per poi demolire le individualità dei due sfortunati visitatori, riportando alla mente un altro importante titolo della filmografia alienologica, il cult L’invasione degli ultracorpi, ma anche titoli più socialmente e psicologicamente concreti, come Rosemary’s Baby.

honeymoon4Ottime interpretazioni, ed effetti speciali piccoli, belli e funzionali.

Il film è distribuito dall’attenta Midnight Factory, di Koch Media, in un’edizione Blu-Ray, con sovra-copertina in cartonato e interessante booklet curato da Nocturno.

Fra gli extra, le interviste ai due attori protagonisti e alla regista; due scene di backstage, e una breve featurette.

Luca Ruocco

HONEYMOON

Voto film:

3.5 Teschi

Voto Blu-Ray: 

3disc copy

Regia: Leigh Janiak

Con: Rose Leslie, Harry Treadaway, Ben Huber, Hanna Brown

Formato: 16:9 – 1.85:1

Audio: Italiano, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Distribuzione: Koch Media – Midnight Factory [www.midgnightfactory.it]

Extra: Intervista Rose Leslie e Harry Treadaway; Intervista Leigh Janiak; Backstage Vermi; Backstage Canoa; Speciale Honeymoon

InGenere Cinema

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