In un blitz, all’interno di quella terra di nessuno a confine tra gli Stati Uniti e il Messico, l’agente dell’F.B.I. Kate Macer [Emily Blunt] perde uno dei suo migliori amici; decisa a sgominare la rete del cartello messicano che fa passare la cocaina oltre confine, Kate accetta di collaborare con Matt Graver [Josh Brolin] capo di una sezione speciale che lavora sotto copertura per il governo.
L’organizzazione da lui capitanata non si fa specie di attuare piani molto spesso al limite della legalità per ristabilire l’ordine naturale delle cose. Kate invece è irreprensibile e vorrebbe seguire le vie ufficiali per cui si trova molto spesso in disaccordo con il suo superiore e i suoi metodi. All’interno dell’organizzazione c’è anche Alejandro [Benicio Del Toro] che sembra farvi parte più per motivi personali che per altro.
La sua famiglia tempo fa è stata completamente sterminata dal capo del cartello e l’uomo desidera far conoscere all’organizzazione criminale la stessa sofferenza.
Kate capisce subito che troppe persone stanno perdendo la vita in nome della giustizia e medita più volte di lasciare l’organizzazione, invece Matt arriva a servirsi di lei anche a sua insaputa pur di riuscire a raggiungere il suo obiettivo. Intuisce in lei delle qualità superiori rispetto ad un normale agente dell’F.B.I.
Denise Villeneuve getta luce su quello che è ai giorni nostri il cartello della droga e sull’eterna battaglia che si combatte ogni giorno in occidente tra agenzie governative e grosse organizzazioni criminali. Il personaggio più controverso e denso di fascino, ovviamente, rimane quello di Benicio Del Toro, che ormai riesce a provare solo rabbia e rancore, al quale si oppone Kate che, invece, ha ancora una vita da proteggere e una normalità da tutelare.
Alejandro sa che per salvare una persona tante altre devono morire, e accetta che questo sia il prezzo da pagare, ma Kate non vuole partecipare a questo gioco al massacro e ne rimane coinvolta suo malgrado, perché utilizzata come pedina.
Un film che s’interroga sulla morale, sul senso del dovere e sull’onore, ma anche una storia che fa fatica a decollare come dovrebbe, nonostante un cast più che dignitoso e una sceneggiatura che tratta argomenti sempre appetibili per il grande pubblico.
Sicario è un’opera che segue una linea e porta a casa il suo punteggio dignitoso, ma non spicca per grossi guizzi registici. Riporta un po’ alla memoria il cinema di Micheal Mann per questo suo intrecciare vicende personali con fatti di cronaca.
Paolo Corridore
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SICARIO
Regia: Denis Villeneuve
Con: Benicio Del Toro, Josh Brolin, Emily Blunt
Uscita in sala in Italia: giovedì 24 settembre 2015
Sceneggiatura: Taylor Sheridan
Produzione: Leone Film Group, Rai Cinema
Distribuzione: 01 distribution
Anno: 2015
Durata: 121′