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IDA di Pawel Pawlikowski

IDA_DVD_Sell.inddSi è sentito parlare molto, e giustamente, di Ida, il film del regista polacco, trapiantato in Gran Bretagna, Pawel Pawlikowski, che ora esce in home video distribuito da CG Home Video.

Polonia, 1962. Anna [Agata Trzebuchowska], orfana di padre e madre, è stata cresciuta dalle suore in un convento fin dalla nascita. É ormai una ragazza, e forse proprio la sua timidezza e riservatezza non le hanno mai permesso di chiedere informazioni sulla sua famiglia. Finalmente, un giorno le suore le rivelano che ha una zia, sorella della madre. l’unica parente a lei più prossima in vita. Anna parte per conoscere la zia Wanda [Agata Kulesza], e non sa che proprio quell’incontro sarà per lei traumatico e stimolante insieme: scoprirà infatti la sua vera identità, il suo vero nome, Ida, e la storia dei suoi genitori, di origini ebree.

Non solo, avrà modo anche di conoscere sua zia, ex procuratore di fede comunista, molto affermata in Polonia, ora lontana dalla vita politica e giudiziaria, e totalmente assuefatta all’alcool.

Ida foto 2Ida avrà così modo di interrogarsi non solo sul suo passato, ma anche e soprattutto sul suo presente. Cosa vuole davvero: prendere i voti o diventare una donna libera e determinata come sua zia?

E quello che prova per il sassofonista Lis [David Ogrodnik], del quale sua zia ha subìto il fascino, è amore o futile attrazione? Ida è combattuta, perché da un lato vorrebbe esplorare il mondo, dall’altro pensa che sarebbe molto più sicura tra le mura del monastero. D’altronde il convento è un ambiente che le offre protezione, e non è certa che un uomo possa darle la stessa sicurezza e serenità. Forse, però, pensa, vale la pena provare …

Ida foto 4Candidato agli Oscar per il miglior film straniero e miglior fotografia [curata da Lukasz Zal e Ryszard Lenczewski], Ida è un film d’autore d’impostazione classica, sia narrativamente che tecnicamente. Nel primo caso, infatti, la storia segue una via lineare, diretta, fatta di stilemi consueti, nel quale è proprio l’indagine sulla psiche delle due protagoniste a costituire l’elemento essenziale di cui si confà il film.

Tecnicamente, invece, Pawlikowski fa continuo ricorso a campi larghi e inquadrature fisse. Ida è un film dal quale non si riesce a distogliere lo sguardo, poiché il regista offre continuamente stimoli o tracce allo spettatore, indizi che, se colti, aiutano a percepire, oltre che il carattere dei personaggi, i loro vizi, manie, fissazioni, e le loro convinzioni.

Ida foto 3Ida, da quando incontra sua zia – per poi rimanerne catturata, nonostante il loro primo incontro non sia idilliaco – è continuamente attratta dalle tentazioni che sia la donna che l’ambiente circostante le offre: il vizio di bere, il desiderio di sedurre e di essere sedotta, insieme al desiderio peccaminoso di unirsi ad un uomo carnalmente.

Ida ha molti pregi: ottima fotografia, una sottomessa ed elegante colonna sonora [di Kristian Eidnes Andersen] – che comprende musiche sacre, dialoghi ridotti all’essenziale e la scelta di location cupe ma mai opprimenti, solitarie, che sembrano anch’esse segnate dalle conseguenze della seconda guerra mondiale e dai traumi inferti dall’Olocausto.

Dispiace, però, che tra i contenuti extra contengano solo il trailer del film.

Gilda Signoretti

IDA

Voto film:

3.5 Teschi

 

Voto DVD:

3 Teschi

 

Regia: Pawel Pawlikowski

Con: Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, David Ogrodnik

Durata: 78′

Formato: 1.33:1  4/3

Audio: Italiano – Polacco Dolby Digital 5.1

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: Trailer

Gilda Signoretti

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