Best and Worst Movies of 2014: COMMEDIA

Alla fine del 2014 è ora di stilare una classifica dei film usciti in sala e non solo. Nonostante la naturale “parzialità” delle visioni [non si riescono mai a vedere tutti i film usciti, anche per chi scrive], fra le numerosissime commedie uscite abbiamo cercato di individuare quelle più ragguardevoli e quelle che più che esser brutte, magari sono insignificanti, poiché è quasi inutile confermare in modo ridondante quanti prodotti scadenti si inseriscano nel Genere di cui si sta scrivendo che, per tanti aspetti, è il più difficile da trattare.

–

Iniziamo dai migliori:

Al primo posto: STORIE PAZZESCHE di Damiàn Szifròn: Il film argentino, prodotto da Pedro Almodòvar, è un interessante mosaico della contemporaneità che, partendo dai più vari pretesti narrativi raggiunge delle tappe umoristiche di livello altissimo utilizzando dei congegnali tempi comici. I riferimenti, che passano da Reality di Matteo Garrone al pulp tarantiniano e all’estetica kitsch di Alejandro Jodorovsky dimostrano una competenza cinefila tale da poter interpretare al meglio la realtà, poiché è proprio l’interpretazione che rende tale una commedia.

–

Al secondo posto: GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson: l’ultimo film di Wes Anderson meritatamente sale sul podio delle migliori commedie del 2014 grazie all’abilità dell’intreccio e alla meravigliosa messa in scena di tutti gli elementi . Di perfetto gusto andersoniano, simmetrico e ironico, Grand Budapest Hotel dimostra ancora una volta come, attraverso una poetica specifica e unica e nonostante ciò altalenante nei risultati finali, il cinema del regista texano abbia la capacità di diventare altro da sé.

–

Al terzo post: NOI 4 di Francesco Bruni e Amore Oggi di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi: il primo è un ritratto realistico e di ottimo gusto di una famiglia romana alle prese con i problemi quotidiani, nonché un quadretto interessante dipinto con apparente leggerezza, che indaga e mostra la quotidianità contemporanea .

Amore oggi invece è un irridente e dissacrante ritratto del cambiamento dell’ Italia contemporanea, osservato attraverso la storia di tre coppie; il film merita riconoscimenti, da sottolineare le numerose citazioni e la teoria zavattiniana alla base del progetto creativo.

–

Tra i peggiori, tra quelli da noi visionati, campeggiano:

Al primo posto: TUTTE CONTRO DI LUI di Nick Cassavetes: una stereotipata storia ruotante intorno ad intrecci amorosi e personali, per niente convincente. Il film presenta un intreccio scarso e nemmeno qualche gag per poter ridere, e ciò rende la pellicola quasi imbarazzante.

–

Al secondo posto: INSIEME PER FORZA di Frank Coraci: la terza collaborazione fra Adam Sandler e Drew Barrymore non risulta molto convincente, nonostante il soggetto sia interessante. La recitazione è spenta, e le gag tipiche della recente commedia americana sembrano latitare e non sensate ai fini della trama.

–

Al terzo posto: IO VENGO OGNI GIORNO di Dan Beers: utilizzando lo stesso intreccio narrativo di Ricomincio da capo, la trama vede un ragazzo impegnato a sostenere un importante colloquio di ammissione all’ università, in balìa di eventi assurdi e paradossali quanto quotidiani. Per diversi motivi, soprattutto per la mancanza di originalità, il film non è riuscito.

Marco Natola