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Best and Worst Movies of 2014: HORROR

horrornataleL’horror è di certo uno dei Generi cinematografici più a cuore per chi scrive e, ormai quasi quattro anni fa, ha creato il portale che continuate, spero con piacere [e di certo con  nostro onore] a visitare e seguire.

Iniziamo col dire che il 2014, nel caso non ve ne foste accorti, non è stato un anno particolarmente prolifico, né tantomeno fortunato. Nella speranza che il prossimo sia cinematograficamente più truculento e orrorifico di questo, passiamo al goliardico elenco basato sui film visionati dal sottoscritto [purtroppo non la totalità di quelli arrivati in sala], al cinema o all’interno di kermesse ufficiali.

Iniziamo dai migliori.

onlyloversbestAl terzo posto: SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO di Jim Jarmusch

Uno dei due “imbucati” fra i “the best” [e il fatto che anche l’ultimo titolo sia un ibrido horror-commedia, lascia pensare…], lo splendido vampire movie di Jarmusch. Ultimo fra i primi solo perché la componente fantastica, la comunità di vampiri di cui Adam ed Eva fanno parte, è unicamente uno strumento, un input narrativo per raccontare la condanna alla vita eterna nella rincorsa infinita e affannosa di qualcosa che possa placare una sete di finitezza, di concretezza, di umanità, nell’assoluta coscienza che questo “qualcosa” possa essere unicamente un sentimento, una passione che riesca a legare per sempre le due parti del tutto.

anarchiabestAl secondo posto: ANARCHIA – LA NOTTE DEL GIUDIZIO di James DeMonaco

Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, quella de La notte del giudizio  dovrebbe essere, assai più di Paranormal Activity, la saga di punta della Blumhouse. Anarchia convince assai più del suo predecessore, e racconta, fuori dalle mura domestiche, l’odissea di un gruppo di persone che tentano di uscire vivi dalla Notte della Purificazione. Odor del maestro Carpenter, con 1997: Fuga da New York nel cervello, con una strizzata d’occhi all’Hostel di Roth.

tuskbestAl primo posto: TUSK di Kevin Smith

La commedia horror passata all’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, risponde con ironia meravigliosamente splatter e nonsense ad una delle domande più importanti mai partorite dalla mente umana: “ É l’uomo, in verità, un tricheco dentro di sé?”. Titolo weird che rimbalza tra il demenziale e il torture porn, Tusk incornicia all’interno di un plot volutamente semplice la trasformazione, di carne e sangue, del giovane protagonista in un ibrido da non dimenticare. Ovviamente per mano di un sapiente mad doctor!

E ora i cattivi!

draculabestAl terzo posto: DRACULA UNTOLD di Gary Shore

Chi scrive è da sempre convinto che, nel ri-raccontare un mito, un racconto/romanzo o un film già cult, ci si debba giocare il tutto per tutto, per tentare di riscrivere il già raccontato [visto]. Avere il coraggio di modificare, cambiare, rendere propria la materia trattata. Sarebbe stato questo il consiglio da dare anche a chi ha deciso di mettersi al lavoro su Dracula, anche se il conte vampiro è e rimarrà sempre il conte vampiro! Ma il film di Shore si dimostra assai puerile, e continua ad altalenare tra biopic [fasullo], horror per famiglie [!?!] e cinecomix. E di Dracula non c’è traccia!

ouijabestAl secondo posto: OUIJA di Stiles White

Ennesimo film basato sulle cattive presenze paranormali che iniziano a bersagliare uno sfortunato gruppo di [ancor per poco] viventi. Stavolta, però, ad invitare gli spiriti inquieti ad “entrare” sono gli stessi giovani protagonisti, giocando con una tavoletta Ouija. Lo stampo è classico, assai classico… Tanto classico che ogni singolo avvenimento risulta prevedibile all’inverosimile. Horror assai stanco e che stanca. L’uscita in sala [a gennaio] è immotivata.

frankenbestAl primo posto: I, FRANKENSTEIN di Stuart Beattie

Dopo Dracula, non possiamo che inserire tra i “brutti” anche la rivisitazione emo/steampunk del Frankenstein di Mary Shelley. Dopo 200 anni dalla vicenda narrata nel romanzo gotico, un mostro di Frankenstein eroe emo-dark si ritrova a far da arbitro all’infinita lotta tra la squadra dei demoni [cattivi] e dei gargoyles [buoni]. E gli spalti riservati al pubblico di questa battaglia dovrebbero davvero rimanere VUOTI!

Un felice 2015, da InGenere Cinema.

Luca Ruocco

InGenere Cinema

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