Woody Allen aggiunge un’altra tappa al suo tour europeo con Magic in the Moonlight, romantica commedia anni venti ambientata nel sud della Francia, che racconta con elegante ironia il tentativo da parte di un illusionista di fama internazionale, un brillante Colin Firth, di smascherare una sedicente medium americana, interpretata da Emma Stone.
Allen torna nella Francia che tanto aveva omaggiato con il suo bellissimo Midnight in Paris, tratteggiando un affresco leggero e nostalgico di un’epoca molto cara al regista in termini d’influenza artistica e stilistica. Pensate soltanto alla musica che anima ogni pellicola firmata dal cineasta newyorkese: dal charleston, al dixieland, passando per manouche, tutte sonorità tipiche degli anni venti e certamente legate a luoghi quali la Costa Azzurra o la Provenza.
Come non avrebbe potuto essere un film nostalgico e gentile, questo Magic in the Moonlight, vistI gli ingredienti che lo compongono? Difatti, il regista, sembra volersi allontanare dal cinismo e dal sarcasmo che hanno caratterizzato il suo precedente Blue Jasmine, per rifugiarsi in una storia semplice, romantica – forse la più romantica mai raccontata da Allen – e confortevole, in cui ritrovare tutti gli elementi che il cinema di questo artista riconosce come rassicuranti.
La musica – come già detto – ma anche la passione per la magia, ma soltanto quella praticata da bizzarri illusionisti o prestigiatori, che svestiti i panni dell’intrattenitore osservano il mondo con uno sguardo freddo e distaccato. Così come il personaggio interpretato dallo stesso Allan in Scoop anche quello di Colin Firth, propone numeri straordinari ed apparentemente inspiegabili – come la sparizione di un elefante! – ad un pubblico adorante è pronto a credere a qualsiasi prodigio proposto da Wei Ling Soo.
Sfortunatamente per loro, si tratta solo di un trucco, un inganno che l’illusionista Firth propone mascherato da grande mago cinese. In realtà dietro gli abiti di scena si nasconde un uomo freddo ed estremamente razionale, nichilista al punto da non credere a nulla che non possa vedere o toccare e forse per questo, profondamente infelice. Ma l’occasione di smascherare la sedicente sensitiva Sophie Baker, si rivelerà meno scontata del previsto. E qui un altro elemento che pone serenità a questo script: l’innamoramento, mai così dolce per i personaggi che propone solitamente il regista di Manathann, problematici, umorali e cinici.
Tutto avviene con semplicità e lentamente, tra una seduta spiritica è un giro in auto per le strade della Costa Azzurra: i due s’incontrano, si scontrano ed infine si amano. Semplice e rassicurante, ma sfortunatamente troppo poco cinematografico. Difatti, se si comprende bene l’intenzione di Allen di fare una pellicola conciliatrice, quasi natalizia a giudicare anche dalla data di uscita – almeno nel nostro Paese – risulta meno chiara la mancanza di struttura nello script. Succede poco e tutto troppo piano, affidandosi eccessivamente ai dialoghi ed all’interpretazione dei due attori protagonisti.
Di certo, siamo di fronte a uno di quelle pellicole che negli ultimi anni hanno riempito la filmografia di Allen, ovvero un film che certamente ha buone idee ma troppo esili per giustificare l’esigenza di un nuovo lungometraggio.
Purtroppo, il cinema non prevede altre forme di approccio se non quello del lungo, a differenza della letteratura che consente agli scrittori di esprimersi anche con racconti brevi o saggi di letteratura. Se un grande autore come Woody Allen, il quale ha dato tantissimo al cinema contemporaneo, potesse raccontare storie non necessariamente lunghe novanta minuti, moltissime delle sue più recenti produzioni – come Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni ma anche questo Magic in the Moonlight – ci sarebbero apparse molte più riuscite.
Paolo Gaudio
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MAGIC IN THE MOONLIGHT
Regia: Woody Allen
Con: Colin Firth, Emma Stone, Eileen Atkins, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater-Simon Mcburney
Uscita in sala in Italia: giovedì 4 dicembre 2014
Sceneggiatura: Woody Allen
Produzione: Warner Bros., Gravier Production
Distribuzione: Warner Bros.
Anno: 2014
Durata: 98’