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Lo sguardo e il mondo di Sebastiao Salgado – WIM WENDERS in conversation

Locandina Il sale della terraIl poliedrico ed eclettico regista tedesco ha presentato, in occasione dell’anteprima italiana, il suo documentario Il Sale della Terra, basato sulla vicenda artistica e biografica di Sebastiao Salgado, al Festival Internazionale del Film di Roma, domenica 19 ottobre.

Attraverso gli scatti del celebre fotografo, in compagnia del figlio dello stesso [in conflitto, ma alla ricerca del padre assente], Wim Wenders si interroga sull’essenza stessa della fotografia attraverso l’umanità e la vita dell’economista-fotografo brasiliano.

La poetica filmica dell’esponente del Nuovo cinema tedesco si evolve con il tempo, pur non mutando nell’essenza più profonda, insondabile proprio come il significato più profondo del fare cinema e della tecnica registica. Wim Wenders insomma non va esplorato soltanto attraverso la visione dei film e dei documentari,  per capire questi ultimi è necessario comprendere e prestare attenzione soprattutto alle parole pronunciate dal regista.

Le affermazioni sui concetti intrinseci di “cinema ” e di “arte” , contestualizzate e confermate periodicamente , sono necessarie per penetrare gli strati profondi di una cinematografia tanto complessa quanto illuminante: ciò che è stato detto sull’industria cinematografica europea e nazionale e sull’approccio al mezzo filmico ha insomma un valore a sé stante rispetto al panorama culturale nella propria interezza.

Attraverso le poche parole pronunciate, si può accedere letteralmente a ognuno dei film [pur parlando in questa sede dei documentari] di Wenders, il quale , spaziando dalla Tokyo ozuiana a quella contemporanea, passando per la musica cubana fino al teatro-danza di Pina Bausch [ed ora occupandosi di quella  fotografia che restituisce dignità alla “vita” in senso lato, trascendendo e dilatando  il concetto di “bellezza”], si interroga sull’essenza- significanza del mezzo filmico e sull’esplorazione del reale e di se stessi .

Approcciando ora l'”interrogativo fotografico” , e lasciandone momentaneamente da parte i risvolti estetici [ come l’apporto della tecnologia digitale etc.] , Il sale della terra si concentra sui risvolti etici dell’arte fotografica di Salgado, e sul  valore strettamente umano delle immagini immortalate, provenienti da ogni angolo dei paesi  confinanti con il Brasile, per rendere una testimonianza fondamentale di vita vissuta senza smettere tuttavia di interrogarsi sul cinema [ancora una volta].

Fondamentale per seguire i ragionamenti del regista è  la conoscenza  della biografia artistica dello stesso: attraversando la pittura e la fotografia, approdando al cinema non solo per “immamoramento ” repentino, ma anche per conclusione di un ragionamento filosofico- estetico sui mezzi di espressione di una poetica autoriale, anche “globale” e divulgativa . Ci sarebbe ancora molto da discorrere riguardo alla personalità , alle parole e alle opere di Wim Wenders : per ora ci basta consigliarne l’ultimo film.

Il sale della terra arriva nei cinema nostrani il 23 ottobre, ed è distribuito da Officine Ubu.

Marco Natola

 

Gilda Signoretti

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