Robert Rodriguez e Frank Miller tornano a percorrere le malfamate strade di Sin City nel secondo lungometraggio tratto dal ghaphic novel dell’autore statunitense, che arriva in sala a nove anni di distanza dal primo lungometraggio del duo di registi: un sequel atteso [e promesso], che riporta sullo schermo le immagini cariche di un livido bianco e nero macchiato da qualche episodico sprazzo di colore. Accenti importanti per marcare quel che a Sin City sono le uniche monete sonanti: il sangue e il sesso.
Sin City – Una donna per cui uccidere racchiude al suo interno quattro storie, che si inseguono e si intrecciano in luoghi, tempi e personaggi. Di queste, due “Una donna per cui uccidere” e “Solo un altro sabato sera” sono tratte dalle pagine a fumetti e riadattate sullo schermo, mentre le altre due, “Quella lunga, brutta notte” e “La grossa sconfitta” sono state scritte appositamente per lo schermo.
Un disperato giocatore di poker che sfida e sconfigge a carte un potente e malvagio politico; una femme fatale che, quasi incarnando la protagonista de La ballata dell’amore cieco di Fabrizio De André, tenta di rimettere in sesto le proprie finanze e la propria vita obbligando ogni uomo che le ronzi intorno a compiere esattamente quello che le passa per la mente; una lap dancer ossessionata da un passato che non riesce ad abbandonare [e ad abbandonarla]; un energumeno senza alcuna paura della morte, che passa le sue giornate stordendosi con l’alcool e sempre pronto a metter su qualche scazzottata.
Questi sono solo alcuni dei protagonisti del nuovo film di Miller e Rodriguez, che come il precedente alterna i toni dark, con quelli pulp e noir, zoppicando in almeno due degli episodi, il troppo breve e inutile “Solo un altro sabato sera”, con protagonista il Marv di Mickey Rourke [ruggente leone anche in questo secondo capitolo filmico] che, di improvviso, si risveglia sulla statale circondato da corpi morti, senza ricordarsi assolutamente nulla.
Anche “Quella lunga, brutta notte”, con Joseph Gordon-Levitt nei panni di un giovane giocatore d’azzardo che decide di sedersi al tavolo sbagliato per vuotare le tasche ad una persona ancora più sbagliata, sa un po’ di vuoto, e sicuramente è davvero poco efficace, sia se preso come episodio singolo che se analizzato all’interno della struttura filmica totale.
Rimangono i due episodi clou: partiamo dal secondo, “La grande sconfitta”, in cui ritroverete la dancer Nancy [Jessica Alba], decisa a vendicare la morte del suo John Hartigan [un fantasmatico Bruce Wilis], infiltrandosi insieme a Marv all’interno della magione del Senatore Roark [Powers Boothe]. E arriviamo alla punta di diamante del film, l’erotico e violento “Una donna per cui uccidere”, episodio che vede protagonisti Dwight Mc Carthy [Josh Brolin], ossessionato dal ritorno del suo grande e ossessivo amore Ava [Eva Green]. Il capitolo, vuoi per la durata più lunga che permette un più consono dispiegamento di trama e personaggi, vuoi per il sense dell’exploitation affidato alle forme perennemente scoperte della Green, e all’action davvero violenta del duo Dwight/Marv, è l’unico ad arrivare davvero in fondo allo stomaco dello spettatore.
Se siete stati tra gli amanti del primo film, Sin City – Una donna per cui uccidere sarà di certo un titolo piacevole, da non perdere.
Ma guardandolo con occhio critico, il nuovo film di Rodriguez e Miller potrebbe, però, sembrare poco sveglio, illuminato, e di certo con davvero molto poco da aggiungere al già detto.
Ottima, però, ancor più del primo film la resa grafica accentuata dall’evoluzione delle tecniche di computer grafica e dall’impiego delle tre dimensioni.
Luca Ruocco
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SIN CITY – Una donna per cui uccidere
Regia: Robert Rodriguez, Frank Miller
Con: Eva Green, Jessica Alba, Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Bruce Willis, Josh Brolin, Rosario Dawson, Mickey Rourke
Uscita in sala in Italia: giovedì 2 ottobre 2014
Sceneggiatura: Frank Miller, Robert Rodriguez, William Monahan
Produzione: Aldamisa Entertainment, Demarest Films, Miramax Films, Quick Draw Productions, Solipsist Film
Distribuzione: Lucky Red
Anno: 2014
Durata: 102’
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SIN CITY – Una donna per cui uccidere: La conferenza stampa