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THE GIVER – Il mondo di Jonas di Phillip Noyce

thegiver1In una società del futuro, un’umanità risorta cerca di ridarsi nuova luce e dignità fondando nuove colonie che possano essere risposta concreta, protettiva e coriacea, alla profonda crisi in cui l’uomo versa, cosciente di essere stato causa della sua stessa rovina.

La risposta si concretizza nell’istituzione delle colonie: città utopiche, in cui tutte e differenze tra gli uomini sono state annullate, in favore del bene comune, di un vita asettica ma tranquilla, regolata dalla spersonalizzazione imposta, inculcata dagli anziani nelle teste degli altri abitanti, ormai abituati a ricevere un famiglia affidataria, un mestiere non scelto e una morte chimica che cancelli placida gli individui meno utili. Un nuovo modo di intendere la vita, distante anni luce dalle memorie della passata civiltà e dalla sua morale.

Memorie e sentimenti: e qui si entra nel clou di The Giver – Il mondo di Jonas, perché il protagonista [Brenton Thwaites nei panni di Jonas, appunto], nel giorno liminale che lo traghetta dall’adolescenza all’età adulta, scopre di essere stato destinato a ricoprire il ruolo di “raccoglitore di memorie”; un compito che implica l’accettazione di una vita di solitudine e sofferenza, dovute al fatto di dover essere l’unico individuo di un’intera comunità a mantenere un saldo ponte comunicativo con i tempi passati, un contatto medianico con le gioie [e i dolori] di una vita che non esiste più, attraverso voli mentali talmente reale da entrare pian piano a far parte del vissuto esperienziale del “raccoglitore”, scardinando per sempre il suo essere all’interno della perfetta e immutabile realtà ricreata.

THE GIVERTratto dall’omonimo romanzo di Lois Lowry, e trasposto sullo schermo dal Phillip Noyce, di Salt, The Giver ragiona attorno al concetto di individuo, di uomo, scavando [ma non in profondità] nel significato e nelle sue molteplici sfaccettature.

Lo stesso Jonas è fotografato, auto-raccontato, in quanto uomo [o futuro tale]; sorpreso nel momento topico dell’ingresso in società in veste di individuo adulto. Jonas è, allora, un uomo che tenta di ritrovarsi nel ruolo che la comunità gli ha cucito addosso e che gli sta stretto. E’ un uomo che si rapporta per la prima volta con l’amore e che tenta di riconoscerne gli effetti di questo sul suo corpo e sulla sua mente; e che nella crescita dovrà imparare ad estraniarsi dalla comunità [di uomini “uguali” a lui], a riconoscere le proprie particolari doti [differenze]  per poi poter ritornare all’interno di questa, finalmente utile a sé stesso e agli altri.

thegiver3Nel futuro creato da Lowry, questo processo è mediato da un anziano borderline [Jeff Bridges], l’unico di cui Jonas riesce a riconoscere l’autorità proprio in quanto “fuori dal gruppo”. L’uomo è il precedente “raccoglitore di memorie”, e come tale ha il compito di accompagnare il giovane nel suo liminale percorso di crescita, fino al punto di non ritorno: l’attraversamento fisico-mentale del “confine della memoria” che è filmicamente lo sblocco della coscienza collettive e l’incipit del ritorno della gente della comunità all’umanità, ed è per l’uomo Jonas conquista del nuovo status sociale, forte, sì, delle sue esperienze di vita vissuta, ma anche della conoscenza di chi lo ha preceduto.

thegiver5Fantascienza umanista, si direbbe: peccato, però, che si tratti di un prodotto davvero molto ingenuo e scontato! Cosa che è facile notare proprio a partire dallo sviluppo della sotto-trama, che, ovvio, deve essere alla portata anche dei più giovani, ma che in The Giver ne esce anestetizzata e insapore.

Le ingenuità di script e concept si inerpicano, poi, in un alcune scelte poco felici, come il rappresentare la vita della comunità in bianco e nero, fino alla progressiva scoperta di sé di Jonas, processo che porta il giovane alla scoperta del colore [!!!]; nell’inserimento drammaturgico di un neonato [simbolo del futuro, della rinascita, eccetera eccetera…] indicato sin dall’inizio come creatura poco resistente e debole che, però, si dimostra grottescamente coriaceo e inossidabile, affrontando insieme al protagonista situazioni al limite della sopravvivenza; infine con la bassa morale che vuole che “i sentimenti e l’amore vincano, infine, su tutto”… Ma fatela finita!

Luca Ruocco

THE GIVER – Il mondo di Jonas

1.5 Teschi

Regia: Phillip Noyce

Con: Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Jeff Bridges, Katie Holmes, Brenton Thwaites, Taylor Swift

Uscita in sala in Italia: giovedì 11 settembre 2014

Sceneggiatura: Michael Mitnick, Robert B. Weide, basata sul libro di Lois Lowry

Produzione: As Is Productions, Tonik Productions, Walden Media, The Weinstein Company

Distribuzione: Notorious Pictures

Anno: 2014

Durata: 94’

InGenere Cinema

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