Home / Recensioni / Home Video / MILANO ROVENTE di Umberto Lenzi

MILANO ROVENTE di Umberto Lenzi

Milano rovente copertinaDistribuito da CG Home Video, per la preziosa collana Raro Video, arriva in una curata edizione DVD Milano rovente, 1973, il primo noir di Umberto Lenzi [Il trucido e lo sbirro, 1976].

Il film, per essere più precisi, è un noir dai contorni polizieschi. La polizia, infatti, fa da controcanto ad una storia nella quale i criminali sono gli indiscussi protagonisti, appartenenti a due clan rivali agguerriti e violenti, in una Milano alla mercé di bande malavitose di origine sicula.

La faida tra due gruppi è infatti al centro del film, che vede il boss siciliano, e protettore di prostitute, Salvatore Cangemi [Antonio Sabato], impegnato in una lotta armata contro una banda malavitosa francese, a capo della quale vi è Roger Daverty [Philippe Leroy]. Quest’ultimo vuole imporre a Cangemi di scendere a patti con lui, in un affare di droga nel quale vorrebbe che le prostitute ricoprissero un ruolo chiave.

Cangemi non è abituato a farsi comandare, e non vuole dunque sottostare alle regole imposte dal francese.

Milano rovente foto 1Milano rovente è un film ben scritto, merito di una sceneggiatura firmata dallo stesso Lenzi, ricavata da un soggetto dello scrittore Franco Enna e di  Ombretta Lanza. I personaggi sono tutti molto ambiziosi, convinti che sono attraverso la violenza e la caparbietà si possano ottenere gli obietti prefissi . Intorno a Cangemi e Daverty si muovono altri personaggi, come Lino Caruso [Antonio Casagrande], braccio destro di Cangemi, i mafiosi Billy Barone [Alessandro Sperli] e Nino Balsamo [Tano Cimarosa], e lo sfortunato ispettore Contalvi [Franco Fantasia].

La crudezza caratterizza il film soprattutto dalla seconda parte, pensiamo alle sevizie alla quale viene costretto Caruso, torturato ai genitali attraverso l’uso di scariche elettriche, o alle aggressioni alle prostitute.

Milano rovente foto 3La competizione, la sete di potere e il tradimento colorano una storia semplice e costruita a dovere. Il film va in crescendo, nel senso che ad una prima parte che può apparire un po’ lenta, ma comunque attrattiva, si unisce una seconda parte destinata agli “sfoghi” generali dei protagonisti, ormai vinti dalla rabbia e capaci solo di uccidere in nome della banda della quale fanno parte.

L’odio tra Cangemi e Daverty è legato inoltre al brutale omicidio di una prostituta, proprio all’inizio del film, come segno di minaccia non solo per Cangemi, ma per tutte le altre “signorine” della sua casa.

Tutti i cattivi hanno manie di grandezza, e tutti sono colpevoli della violenza e tensione che stanno vivendo. E poi c’è la polizia, determinata ma poco professionale, inerme di fronte alla ferocia di cui si sono dimostrate capaci le due bande.

Nei contenuti extra del film, troviamo un unico video, ovvero l’intervista al critico cinematografico Marc Malloy, che esprime le sue opinioni sul film, spiegando come il poliziesco attirò su di sé le simpatie dell’America, e svelando alcuni errori sul set.

Gilda Signoretti

MILANO ROVENTE

Voto film: 

3 Teschi

Voto DVD: 

3 Teschi

Regia: Umberto Lenzi

Con: Antonio Sabato, Philippe Leroy, Antonio Casagrande, Alessandro Sperli, Tano Cimarosa, Franco Fantasia

Durata: 101′

Formato: 16/9  2.35:1

Audio: Italiano e Inglese Dual Mono

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: Intervista a Marc Malloy

 

 

Gilda Signoretti

x

Check Also

Sergio Bonelli Editore presenta DYLAN DOG – MATER MORBI – Nuova Edizione

Dal 26 aprile torna in libreria e fumetteria uno dei titoli più ...