Home / Recensioni / Memorie dall'Invisibile / CARTA BIANCA di Andrés Arce Maldonado

CARTA BIANCA di Andrés Arce Maldonado

loc_carta-biancaRoma. È la vigilia di San Valentino. Tre personaggi si incontrano e si scontrano: ancora non lo sanno, ma ognuno di loro sta per cambiare la vita dell’altro.

I personaggi presenti nel film sono stereotipati, c’è lo spacciatore marocchino, la prostituta moldava e l’italiana grintosa, ma dietro la facciata c’è una sostanza diversa, fatta delle loro storie e della loro psicologia. Kamal [Mohamed Zouaoui] è un giovane e atipico pusher marocchino, amante dei libri e nemico di ogni fondamentalismo; sogna di diventare italiano, europeo, occidentale, e intanto spaccia droga nella biblioteca di quartiere. È un uomo di una cultura raffinata che non vuole avere nulla a che fare con la sua gente, tanto da farsi chiamare Sandro e non Kamal.

Vania [Tania Angelosanto], bella badante moldava, gentile e religiosa, ex prostituta, perseguitata dalle allucinazioni del suo mostruoso passato, che tiene a bada con l’uso di psicofarmaci. E poi c’è Lucrezia [Patrizia Bernardini], grintosa imprenditrice italiana innamorata del suo cane e della propria azienda, che come tanti altri è finita tra le grinfie di un usuraio, quasi senza rendersene conto. Lucrezia  è la classica donna in carriera tutta d’un pezzo, che usa gli uomini come giocattoli.

Carta-Bianca-foto2-586x389Alla regia Andrés Arce Maldonado, colombiano di nascita ma ormai romano d’adozione, visto che nella capitale vive e lavora da ormai diversi anni.

Sin dal suo esordio con Falene, selezionato al Festival di Montpellier e al Raindance di Londra, ottiene ottimi riscontri di pubblico ma soprattutto di critica. Tra le sue produzioni spiccano soprattutto cortometraggi, e Carta bianca è il suo secondo lungometraggio.

Carta bianca può essere considerato un romanzo ad immagini, un racconto a tre voci che pagina dopo pagina, inquadratura dopo inquadratura, incuriosisce e fa venir voglia di andare avanti, di vedere cosa avviene dopo e scoprire cosa è successo prima. Un film che rapisce lo spettatore, il quale si gode la sorpresa e la suspense. Sono tre storie forti, dure e attuali, diversissime tra loro per il carattere dei tre personaggi, per il registro visivo, grazie all’ottima fotografia curata da Maura Morales Bergmann, e per il modo in cui si concludono.

Lo stesso film è qualcosa di diverso da quello che appare all’inizio: sembra il classico film sull’immigrazione ma è qualcosa di diverso. Parte dal tema attualissimo degli stranieri, con i loro attriti e con il difficile rapporto con gli italiani, ma il filo conduttore dei tre personaggi e delle loro storie è un altro: la paura.

mohamed-zouaoui-nel-film-carta-bianca-2013-371063Kamal ha paura di essere simile ai suoi connazionali e soprattutto ha paura di essere uguale al padre, uomo violento che ammazzò di botte sua madre; Lucrezia ha paura di dipendere dagli altri, soprattutto dagli uomini, dai maschi come dice lei, ed ha paura di smarrire la propria indipendenza psicologica e materiale. All’opposto di Lucrezia c’è Vania, che ha paura di essere abbandonata dagli altri e cerca la salvezza fuori di sé, nelle amiche, in Dio, nello stesso Kamal e persino nelle frasette dei baci Perugina. Attraverso le tre storie, il tema iniziale dell’immigrazione si trasforma in una riflessione più ampia e universale sulla natura dell’uomo e della società.

Carta bianca nasce nel 2010 con la morte di un giovane immigrato, Sahid Belamel, e con il provocatorio necrologio pubblicato su un quotidiano locale che recitava: ci ha lasciato nell’indifferenza generale dei passanti la mattina del 14 febbraio, festa di San Valentino. Abbandonato in agonia in via Colombo, è morto di freddo. Partendo dallo spunto di cronaca, Carta bianca racconta uno spaccato di Italia di oggi e, più in generale, sul rapporto tra gli italiani e gli altri, suggerendo riflessioni sulla natura umana.

Filippo Pugliese

CARTA BIANCA

3.5 Teschi

Regia: Andrés Arce Maldonado

Con: Patrizia Bernardini, Tania Angelosanto, Mohamed Zouaoui

Uscita in sala in Italia: giovedì 26 giugno 2014

Sceneggiatura: Andrea Zauli

Produzione: Produzione partecipata

Distribuzione: Distribuzione Indipendente

Anno: 2013

Durata: 90’

InGenere Cinema

x

Check Also

GLORIA! di Margherita Vicario

Com’è bello vedere opere prime libere e personali! È proprio ciò che riesce ...