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DOMIZIANO CRISTOPHARO e gli indie a episodi

DOMIZIANOCRISTOPHAROINTERVISTAIl numero 4 del magazine Splatter, il primo su cui apparirà la rubrica dedicata all’indie horror da me curata, è già acquistabile.

Come già detto in questa prima puntata affrontiamo il tema degli horror indipendente a episodi e, a tal proposito, da qualche settimana proponiamo qui su InGenere Cinema  delle interviste fatte proprio ai registi di questi film.

E’ il turno di uno dei registi che con questo tipo di lungometraggi ha avuto a che fare più e prima di tanti altri: Domiziano Cristopharo, uno dei papà del progetto P.O.E., che ha già figliato due film, e ne sta per partorire un terzo.

Vi lasciamo all’intervista, consigliandovi di acquistare Splatter a questo link: http://www.splatter-comics.it/negozio/

DOMIZIANOCRISTOPHAROINTERVISTA2[Luca Ruocco]: Come e perché [e da cosa] nasce l’idea di mettere insieme un gruppo di registi indie per realizzare un film a episodi?

[Domiziano Cristopharo]: Beh, era già il 2008 quando con Giordani e Federico Greco mettemmo su il progetto La casa dal giardino di pietra, film a episodi poi mai completato nella sua forma di origine. L’episodio che girai io divenne, alcuni anni dopo, uno dei 2 episodi di Shock – My Abstraction of Death, mentre l’episodio di Greco è nientepopodimeno che il corto Nuit Americhén. Nell’ambiente indie si sente spesso l’esigenza di confrontarsi e collaborare, invece di farsi la guerra.

DOMIZIANOCRISTOPHAROINTERVISTA3[LR]: Parlami un po’ più a fondo di come, artisticamente e logisticamente, sono stati organizzati i lavori per i film a episodi per cui hai lavorato…

[DM]: I film da me organizzati, quindi i vari P.O.E. e Shock, sono nati dalla voglia di una anarchica libertà creativa. Ma la creatività senza mire “commerciali” è anche quello che mi ha spinto a prender parte a progetti come i recenti Phantasmagoria o Po(e)rn.

[LR]: Hai lavorato a più di un film a episodi: quali sono state le differenze di organizzazione, creazione, realizzazione?

[DM]: In ogni progetto si è cercato, nel mio caso, di migliorare il tiro qualitativo, puntando a una selezione di autori e di script, e ad una maggiore omogeneità tematica fra gli episodi.

DOMIZIANOCRISTOPHAROINTERVISTA4[LR]: A livello distributivo, come vengono letti gli indie horror a episodi?

[DM]: Alla grande. Vanno come il pane in tempo di guerra.

[LR]: Pro e contro di realizzare un film indie ad episodi.

[DM]: I pro sono tanti: si fanno nuovo amici, ci si confronta ad armi pari e quindi si danno e ricevono stimoli. Ci si misura con linguaggi stilistici più liberi e le tempistiche son sempre una sfida con sé stessi. I contro sono che…  l’errore o il ritardo di uno spesso ricadono su tutto il gruppo.

DOMIZIANOCRISTOPHAROINTERVISTA5[LR]: Esempi illustri e/o esteri che possono averti convito [se ci sono stati] a intraprendere un processo creativo di questo tipo…

[DM]: Non direi esteri… abbiamo fatto grandi cose qui… da Tre passi nel delirio a Due occhi diaboliciP.O.E. – Poetry of Eerie è uscito in USA molto prima dei vari V/H/S o The ABC’S of Death, quindi si può dire che siamo stati abbastanza lungimiranti qui in Italia, noi indie… Peccato se ne siano accorti in USA prima che qui, come sempre.

 

Luca Ruocco

[Roma, Aprile 2014]

InGenere Cinema

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