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IL CENTENARIO CHE SALTO’ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE di Felix Herngren

ilcentenario1Allan Karlsson [Robert Gustafsson] è un simpatico vecchietto che per tutta la vita si è dedicato alla produzione di esplosivi. Nel giorno del suo centesimo compleanno decide di fuggire dalla casa di riposo in cui vive. Una fuga, la sua, che nasce per una curiosità: vedendo un fanciullo far scoppiare dei petardi su un muretto nel giardino dell’ospizio esce incuriosito dalla finestra [al pian terreno] del dormitorio in cui vive e, dopo poco, si ritrova a vagare per la Svezia con una valigia piena di soldi sottratta per sbaglio allo scagnozzo di un improbabile bandito ai domiciliari, tirapiedi di un boss Inglese.

Il film si divide tra lo stravagante viaggio del vecchio [accompagnato da personaggi altrettanto strani che si aggiungono poco a poco] e i vari racconti della sua vita da artificiere, in cui Allan ha avuto modo di incontrare Franco, Stalin e addirittura contribuire alla realizzazione della bomba atomica per conto del governo americano.

Durante il suo viaggio Allan incontrerà altri personaggi che diventeranno i suoi compagni d’avventura: un giovane pluri-quasi-laureando [David Wiberg] un vecchio disoccupato [Iwar Wiklander] e una donna con un elefante addomesticato [Mia Skaringer].

ilcentenario3Questi lo affiancheranno nella sua fuga dalla gang mafiosa che cerca di rintracciarlo e, grazie a lui, impareranno a vivere la vita con leggerezza.

Per chi [come chi scrive] non ha letto il libro da cui il film è tratto, l’aspettativa è quella di divertirsi ma anche di trovarsi a riflettere sul senso della vita e la prima mezz’ora del film riesce alla grande nell’intento: il ritmo è serrato e l’estetica curata al dettaglio, i dialoghi divertenti e le storie del vecchio esilaranti al punto giusto e, malgrado i suoi siano ricordi tutt’altro che divertenti, la vita di Allan scorre davanti agli occhi di chi guarda leggera e veloce, senza darsi arie né impartire moralismi superflui e con sottile ironia si vive anche la desolazione di una terra in cui c’è poco da fare e pochi modi per intrattenersi, se non facendo esplodere le cose.

ilcentenario4Andando avanti, però, gli aneddoti del vecchio cominciano a risultare ripetitivi e anche l’avventura che vive nel presente diverte solo quando lui stesso la racconta ai vari personaggi che incontra lungo la sua strada [in sostanza si ride pensando alle scene precedenti e non a quelle viste in tempo reale] e il possibile significato del film si dissolve in becere risate di circostanza.

C’è da dire, poi, che questa è una mega produzione [Svezia, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Russia] e che, quindi, ci si aspetterebbe qualcosa di più evoluto della bisbetica commedia demenziale filo-americana, mentre ci si ritrova a vedere esattamente quella.

ilcentenario2Altrettanto strano è quanto questo film sembri la storpiatura di un compianto Forrest Gump in questo caso svedese [e storicamente parlando la Svezia è conosciuta nel mondo grazie ai mobili realizzati con truciolato di pino selvatico in vendita da IKEA a 9,99€] il che lascia trasparire il profondo desiderio del nostro occidente e soprattutto della Svezia di sentirsi all’altezza, ancora una volta, del superego americano e trasforma il film in una produzione ai livelli di quelle di Bollywood.

Tutta l’umiltà con cui Allan Karlsson riesce a vivere la sua vita, spesso segnata anche da tragedie di vario genere sempre trattate con umorismo nero, si contrappone al suo ruolo essenziale nella storia del diciannovesimo secolo e fa di questo film un’occasione mancata per fare un divertente on-the-road europeo dai tratti nordici.

ilcentenario5Per chi [come il sottoscritto] non ha letto il libro da cui il film è tratto, è quindi lecito pensare che si parli di una storia ispirata al solito best seller che compri l’estate all’autogrill insieme alla settimana enigmistica e la Bic a sfera nera. Un libro che molto probabilmente ti diverte fin quando sei al mare e hai tempo per leggere e che appena torni a casa dalle vacanze abbandoni vicino a quelli di Ken Follet che hai collezionato negli anni, dimenticati da qualche parte sulla libreria in salotto. Speriamo non sia così. Un vero peccato, comunque, perché l’inizio prometteva davvero bene.

Francesco Rita

IL CENTENARIO CHE SALTO’ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE di

2.5 Teschi

Regia: Felix Herngren

Con: Robert Gustafsson, Iwar Wiklander, David Wilberg, Mia Skaringer, Jens Hultén

Uscita in sala: giovedì 24 Aprile 2014

Sceneggiatura: Felix Herngren

Produzione: Nice FLX Pictures, Studiocanal

Distribuzione: Eagle Pictures

Anno: 2013

Durata: 105′

InGenere Cinema

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