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LEI di Spike Jonze

Lei locandinaTheodore [Joacquin Phoenix] è un uomo sensibile e, per una serie di circostanze, solitario. Esce da una lunga storia d’amore finita male, con un divorzio ancora pendente, difficile da accettare solo per motivi di orgoglio. Per lavoro Theodore si occupa di scrivere lettere per conto di terze persone che, vuoi per tempo, per voglia o per incapacità, preferiscono affidare a  lui e agli altri impiegati i loro sentimenti da mettere su carta, che dovrebbero venir fuori dalle poche informazioni che i committenti inviano per email.

Theodore, in questo, è davvero unico: riesce ogni volta a creare qualcosa di esclusivo e indimenticabile per il destinatario della lettera. L’uomo vive nella Los Angeles del futuro, ordinata poco trafficata, orientale per molti versi. Pochi, gli anni di scarto tra la sua storia e i giorni di oggi, ma già buoni per poter regalare alla realtà filmica qualche più che veridicistica marcia in più in tema di tecnologia.

Lo scrivilettere, infatti, vive in un mondo in cui la comunicazione tra l’uomo e la macchina [computer] è diventata indissolubile, continua, concreta. I computer seguono passo passo la vita dell’uomo, comunicano attraverso auricolari attraverso cui recepiscono ordini  e bisogni.

Lei foto 1Questo fino all’arrivo dell’OS1, un sistema operativo ancora più avanzato che al “semplice” computer-servo sostituisce una presenza cosciente, apparentemente viva e dotata di una propria personalità che, partita dalle poche informazioni e preferenze richieste nel breve lasso di tempo dedicato all’installazione, si sarebbe poi costruita grazie al continuo rapportarsi con il proprio referente umano.

 Così Theodore conosce “Lei“, Samantha [Scarlett Johansson, nella versione originale, in Italia sostituita da Micaela Ramazzotti], il suo nuovo OS1, e così si sviluppa meravigliosamente un semplice plot di fantascienza umanista che Spike Jonze costruisce in maniera parallela, sommando ad una serie di tematiche alte che si assimilano senza creare un sentire pesante, un gusto patinato per l’immagine, accentuato da colori che spesso cedono al rosa e al pastello.

Lei foto 3In quel mondo dove i computer arrivano ad essere non più solo voci riprodotte elettronicamente, ma presenza del tutto reali, anche se incorporee, è possibile che un uomo [e non solo lui] abituato a “sentire” le persone, più che a vederle e a frequentare, possa affezionarsi in maniera non programmata a quella voce di donna amichevole, suadente, innamorata, che continua a vivere nel suo orecchio e in qualsiasi altro tipo di oggetto tecnologico d’uso quotidiano, ed è altrettanto verosimile che grazie alla messa in rete di infiniti OS e agli aggiornamenti autoprodotti costantemente, quelle entità prima create, diventino qualcosa a sé stante, e “altre” dall’umano, pur se a questo legate.

HERIn Lei, vincitore a ragione del premio Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale c’è tutto questo, oltre ad una serie di rimandi mai sterili agli sci-fi che da sempre hanno messo in relazione paritetica uomo e macchina [dal 2001: Odissea nello spazio di Kubrick al Moon di Duncan Jones], ma ci sono anche rimandi più “quotidiani”, come quelli ai legami affettivi e alle relazioni “a distanza [fisica]”, mediate dalla intermedialità dei social network, alle declinazioni più  carnali [e per questo più morbose?] delle chat erotiche, che si evolvono dall’amplesso virtuale e affatto emotivo avuto con una sconosciuta nel primo blocco del film in quello orgasmico  e amoroso con Samatha.

Lei foto 4E, nonostante trovate congeniali che tentano di allontanare la storia tra l’uomo e l’OS dalla sua altezza spirituale, tramite l’ingresso, ad esempio di persone pronte a mettere il proprio corpo a disposizione della squilibrata coppia diventando, qualche modo, un’estensione di carne del sistema operativo, quello che Theodore potrà imparare è che nulla ti può cambiare e farti stare bene come condividere la vita [ogni attimo della vita] con qualcun altro [che abbia o meno un corpo].

Oggi siamo un po’ rosa anche noi di InGenere Cinema.

Luca Ruocco

LEI

4 Teschi

Regia: Spike Jonze

Con: Joacquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Scarlett Johansson

Uscita in sala in Italia: giovedì 13 marzo 2014

Sceneggiatura: Spike Jonze

Distribuzione: Bim distribuzione

Produzione: Annapurma Pictures

Anno: 2013

Durata: 120′

InGenere Cinema

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