Home / Recensioni / Home Video / PAGANINI di Klaus Kinski

PAGANINI di Klaus Kinski

paganinikinski1Il Paganini di Klaus Kinski sembra arrivare dall’Inferno: è un uomo frustato, dalla capigliatura scompigliata, il volto scavato e magro, lo sguardo severo e allucinato, e indossa da trent’anni lo stesso frac, sudicio e stropicciato.

Il violino è la sua fonte di finta, e privarsene per lui sarebbe come morire.

Le donne lo adorano, e non perdono occasione di assistere ai suoi concerti per vivere una particolare eccitazione che non avevano mai provato prima, tanto da arrivare a masturbarsi in platea, con lo sguardo fisso a guardare l’uomo.

Se il violino rappresenta l’anima stessa del celebre violinista e compositore d’opera, ed è sinonimo del suo dolore, le donne con cui sia accoppia, numerosissime, sono invece la sua ossessione.

Paganini è un uomo perverso, malato di sesso e depravato. Il suo disturbo mentale attira tutte le sue amanti, affascinate dal cinismo di quest’uomo così strano, conquistate dal suo aspetto animalesco e dalla goffaggine dei suoi movimenti, così rigidi e lenti.

paganinikinski2

È soprannominato “il vampiro col violino”, del quale però le persone hanno compassione, a causa del suo stato di uomo miserevole, ma contemporaneamente invidiato per la sua sapienza e il suo genio.

Il primo e unico lungometraggio di Klaus Kinski [tedesco di origini polacche], uno dei più geniali attori della storia del cinema mondiale, protagonista di alcuni dei capolavori dell’acuto cinema di Werner Herzog [Aguirre, furore di dio, 1972; Nosferatu, 1979; Fitzcarraldo, 1982], rappresenta in toto la follia e la sregolatezza di un uomo, Kinski, appunto, dalla personalità difficile, un ribelle, un attore impossibile da gestire sul set e sul quale ancora oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte, si fanno indiscrezioni [come non pensare alle pesanti accuse di pedofilia e violenza mosse di recente dalle figlie].

kinskiPaganiniPaganini non è un film riuscito, eppure l’estro dell’attore tedesco, così come la particolarità del film, che vuole cercare [con scarsi risultati] lo sperimentalismo e andare controcorrente, fanno in modo che, qualunque siano le riflessioni negative su di esso, sia difficile dimenticarsene, proprio per via della forte personalità di cui è pregno.

Le musiche del film sono eseguite del maestro Salvatore Accardo, e si sposano perfettamente con il personaggio di Paganini, interpretato magnificamente da uno spettrale Kinski.

È lui a firmare la sceneggiatura, che in realtà è solo apparente, perché a parlare è solo una voce fuoricampo di una donna che si dice anch’essa succube del musicista genovese, con la voce di Kinski [e talvolta di Caprioglio] che si intervalla  solo a volte, in un film a metà tra il muto e il sonoro.

Paganini è un film nevrotico, con movimenti di macchina irrequieti e esasperanti sequenze nelle quali sono i rapporti sessuali selvaggi di Paganini con le due innumerevoli donne a marchiare il film, avvolto peraltro da un montaggio confusionario, che alterna scene al rallenty con i deliri del protagonista e i suoi vaneggiamenti, scritto impulsivamente e senza criterio, con personaggi piatti e superflui.

paganinikinski3Paganini è un film erotico che, nei desideri di Kinski, avrebbe dovuto essere diretto da Herzog, che non ne apprezzò il soggetto, che giudicava troppo perso tra il sesso e le allucinazioni.

Se dunque Paganini è un film nettamente mediocre, non va però sottovalutato l’impianto drammatico che lo attornia, affiancando, ad esempio, a quanto già detto, le amorevoli sequenze che vedono Kinski abbracciare e coccolare Achille, interpretato da suo figlio,  Nicolai Kinski.

Anche in questo caso, però, all’innocenza e spontaneità di un rapporto così stretto, come quello tra padre e figlio, si avvicendano immagini sensuali, come quella nella quale Kinski sfiora con le sua labbra quelle del figlio, dopo avergli sfiorato il viso con le mani.

Paganini foto 4Nel cast del film troviamo una giovanissima Debora Caprioglio [qui appena ventenne], all’epoca moglie di Kinski [relazione che fece molto chiacchierare la stampa di quegli anni, per via della differenza d’età tra i due], nel ruolo di Antonia, moglie di Paganini; Dalila Di Lazzaro, che interpreta una nobildonna; Donatella Rettore nei panni di Miss Wells, Tosca d’Aquino nel ruolo della minorenne Angiolina, che con alcune coetanee contempla Paganini e il suo corpo, fremendo di desiderio per lui; e Eva Grimaldi, qui sorella dell’imperatore Napoleone Bonaparte.

Gilda Signoretti

Voto film: 

0.5 Teschi

Voto DVD: 

3disc copy

Regia: Klaus Kinski

Con: Klaus Kinski, Debora Caprioglio, Nicolai Kinski, Donatella Rettore, Tosca D’Aquino, Dalila Di Lazzaro, Eva Grimaldi

Durata: 81′

Formato: 4/3  1.33:1

Audio: Italiano 2.0 Dual Mono

Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]

Extra: /

Gilda Signoretti

x

Check Also

GODZILLA E KONG – IL NUOVO IMPERO di Adam Wingard

Con un kaiju movie di casa Toho fresco di Oscar per i ...