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LA LUNA CHE VORREI di Francesco Barnabei

La lunaGli archi di Porta Maggiore [nella quale convergevano otto degli undici acquedotti romani], dominata da due fornaci monumentali, distinguevano un tempo il confine che separava la Roma “viva” dalla Roma “morta”. Nell’antichità, infatti, le due vie consolari che partivano da Porta Maggiore, via Labicana e via Prenestina, segnavano il territorio popolato e vissuto di Roma da quello invece periferico, nel quale si estendevano i cimiteri, edificati nelle periferie.

È al quartiere di Torpignattara e del Pigneto che Francesco Barnabei dedica La luna che vorrei, al quale il Nuovo Cinema Aquila ha dato ampio spazio, inserendolo nella propria programmazione nei mesi di dicembre 2012 e a gennaio 2013.

La scelta del titolo viene spiegata proprio sul finire del film, dall’ultima carta di tarocchi , la Luna, che una donna tira fuori dal mazzo.

Le periferie di Roma sono tutte diverse. Ognuna ha la sua personalità, ma non tutte sono “singolari” come quella del quartiere del Pigneto, negli ultimi anni meta di stranieri provenienti da diversi paesi del mondo e centro di incontro e scontro tra culture opposte, certamente ancora in fase di integrazione.

61607_529111230450710_1482148014_nBarnabei intervista la gente che abita questi quartieri, e da esse riceve giudizi contrastanti sulla sicurezza che il quartiere offre, sulla sua vivacità, e soprattutto sulla convivenza che alcuni considerano possibile e felice, altri pericolosa e utopica. È infatti sul problema dell’integrazione che Barnabei indugia, visitando inoltre alcune comunità, come quella bengalese o cinese. Sia Torpignattara che Pigneto vivono, tra le altre cose, anche di arte, ed è facile imbattersi in musicisti, bande musicali, orchestre, o in personaggi simbolo di questi quartieri, come Gruja, musicista rumeno che è possibile incontrare ogni giorno alla fermata del tram, sul quale è in procinto di salire, armato di chitarra, per cantare spiritose canzoni con lo scopo di ricevere un’offerta.

A raccontare il Pigneto è anche Lillo [Pasquale Petrolo], che quel quartiere lo ha vissuto da bambino, come è fiero di ricordare, vivendo “la strada”, e imparando da questa molto.

La luna CinemaSe quindi da una parte vengono messi in mostra i lati negativi dei quartieri Torpignattara/Pigneto [come lo stato di abbandono nel quale da troppi anni versano alcuni di edifici cha hanno fatto la storia di questi posti], ne vengono però anche elencate le virtù, sottolineando la presenza di cinema, biblioteche, scuole pomeridiane per stranieri o associazioni molto attive.

Utile è poi l’intervento dell’archeologa Ilenia Gradante, che descrive i beni archeologici che si estendono lungo il VI Municipio di Roma, come il mausoleo di Villa Gordiani o l’acquedotto Alessandrino.

Gilda Signoretti

LA LUNA CHE VORREI

3 Teschi

Regia: Francesco Barnabei

Produzione: VI Municipio di Roma con Roma Lazio Film Commission

Distribuzione: /

Anno: 2012

Durata: 54’

Trailer:

InGenere Cinema

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