Home / Recensioni / Memorie dall'Invisibile / THE PARADE – LA SFILATA di Srdjan Dragojevic

THE PARADE – LA SFILATA di Srdjan Dragojevic

theparade1Prima di vedere Parada, da noi meglio conosciuto come The Parade – La sfilata, del regista serbo Srdjan Dragojevic, abbiamo per un attimo temuto il peggio. Il trailer, però, ci aveva già colpito, per la sua freschezza e, dopo averlo visto in sala, ci siamo del tutto ricreduti.

Con una co-produzione che unisce la Serbia, la Croazia, Macedonia, Montenegro, Slovenia, e prodotto dalla Delirium Film, The Parade – La sfilata è caratterizzato da una marcata originalità, che fa di questa commedia un film all’insegna di un umorismo non spicciolo, non scontato, ma spassosa e tagliente.

The Parade – La sfilata, che è in programmazione al Nuovo Cinema Aquila [qui il link], è meritatamente vincitrice di diversi premi, aggiudicandosi ad esempio il Premio del pubblico al Festival di Berlino 2012, nella Sezione Panorama, il Premio del Pubblico al Torino GLBT festival 2012, o il primo premio al Medfilm di Roma 2012, incassando molto in Serbia e nei paesi dell’ex Jugoslavia.

Cosa ci fanno un omofobo, Limun [Nikola Kojo], ex eroe di guerra, ora insegnante di judo, dallo sguardo brutale, e un simpatico ragazzo, Radmillo [Milos Samolov] un po’ in sovrappeso, dichiaratamente omosessuale, insieme in macchina in viaggio verso la Jugoslavia? Stanno andando a recuperare i vecchi nemici di guerra di Limun, ai quali deve chiedere, rischiando grosso, di aiutarlo a scortare Radmillo e i suoi amici omosessuali durante il prossimo Gay Pride di Belgrado. La polizia ha, infatti, dichiarato di essere impossibilitata a scortare i militanti, per via delle precedenti risse, molto violente, che hanno causato la morte di molte persone, per colpa dell’avanzata di un gruppo di fanatici estremisti, omofobi anch’essi, come Limun.

theparade2Se vi state chiedendo perché Limun sia sceso a compromessi, sappiate che il movente sta proprio nell’amore. Ebbene sì, perché la sua donna, Biserka [Hristina Popovic], dopo aver chiamato Radmillo e il compagno Mirko [Goran Jevtic] per chiedere loro di aiutarla ad organizzare il suo matrimonio, e darle suggerimenti su come ammobiliare la casa, rendendola esclusiva agli occhi di tutti, è andata via di casa in seguito alla reazione isterica di Limun, che, scoperta l’omosessualità dei due ragazzi, ha dato infatti in escandescenza. Così, Radmillo, che sa quanto Limun tenga alla sua compagna, si impegna per farli riappacificare, ma a patto che Limun li aiuti ad affrontare il Gay Pride. Limun, poi, ha avuto, da un precedente matrimonio, un figlio [Relja Popovic], ormai grande, che ha ereditato dal padre le stesse ideologie, arrivando, però, più di una volta a violente estremizzazioni.

theparade3Il problema grave sta nel fatto che i nemici di Limun, conosciuti durante la guerra dei Balcani, che, in quanto criminali e abituati a lottare, sono ideali come uomini di scorta, sono omofobi, e che Radmillo ha modi di fare che, secondo Limun, farebbero capire a chiunque la sua omosessualità. E dunque, prima di mettersi in macchina, il povero Radmillo ha dovuto sottoporsi a un corso privato di maschilismo tenuto dallo stesso Limun… che, però, non sembra aver dato buoni frutti.

E così, per una serie di motivazioni, ecco che il bosniaco Halil [Dejan Acimovic], il croato Roko [Goran Navojec, e il kosovaro albanese Azem [Toni Mihajlovski], accettano la proposta dei due, e la Fondazione della Tolleranza, dopo aver subito una dura repressione da parte di fanatici fascisti, entra all’attacco.

Srdjan Dragojevic firma anche la sceneggiatura del film, traendo spunto dalle vere ripercussioni che i manifestanti del primo Gay Pride, tenuto a Belgrado, hanno subìto, il 30 giugno 2001, scortati da poliziotti incapaci di difenderli perché insufficienti a contrastare il numero cospicuo di oppositori. Dopo la definitiva sconfitta alle elezioni del 2000, di Slobodan Milošević, in passato presidente della Serbia e poi della Repubblica Federale Jugoslavia, il regista e molta parte dei cittadini serbi credeva che davvero le squadre di giovani ribelli di destra sarebbero finalmente state sedate, ma così non fu.

theparade4L’ironia, dicevamo, è il punto forte di questa commedia, che non perde, però, una certa sensibilità. Come dimenticare le ossessioni di Limun per Ben-Hur, il suo film preferito, che comincia a guardare con un certo cattivo gusto nel momento in cui Radmillo gli fa notare che quando Judah Ben-Hur/Charlton Heston rivede il suo compagno Messala/Stephen Boyd, dopo essersi persi di vista da 15 anni, lo guarda, ricambiato, con gli occhi dell’amore, e non dell’amicizia, e che, dunque, i due sono segretamente omosessuali.  O la divertente convivenza forzata, per studiare le mosse del prossimo Gay Pride, in casa di Limun e Biserka, tra la coppia, appunto,  Radmillo, Mirko, la lesbica Lenka [Natasa Markovic] e l’afflitto cinquantenne Djordie [Mladen Andrejevic].

Gilda Signoretti

THE PARADE – LA SFILATA

3 Teschi

Regia: Srdjan Dragojevic

Con: Nikola Kojo, Milos Samolov, Goran Jevtic, Hristina Popovic, Goran Navojec, Natasa Makovic, Mladen Andrejevic, Dejan Acimovic, Toni Mihajlovski, Relja Popovic

Uscita in sala in Italia: giovedì 9 maggio 2013

Sceneggiatura: Srdjan Dragojevic

Produzione: Delirium Film in collaborazione con Prva Srpska Televizija, Film & Music Entertinment, Forum Ljubljana, Sektor Film

Distribuzione: Cineclub Internazionale

Anno: 2011

Durata: 115’

InGenere Cinema

x

Check Also

VESPERTILIO AWARDS 2024: Ecco i finalisti

Brando De Sica, Luna Gualano e Andrea Niada fanno il pieno. Sorpresa ...