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LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino

lagrandebellezza1Dopo l’escursione statunitense di  This must be the place, l’atteso ritorno di Paolo Sorrentino si colora nuovamente d’Italia, ma in modo che più appariscente non si sarebbe potuto fare.

La grande bellezza, infatti, è stato decantato, ancora prima dell’arrivo in sala, come il La dolce vita del nuovo millennio, e senza troppe esagerazioni, se si fa ben caso ai primi accenni di trama.

La storia è quella del noto scrittore Jep Gambardella [Toni Servillo], un uomo di successo che nelle feste mondane capitoline non può mai mancare.

Ma le sue partecipazioni a tali eventi lo fanno sentire sempre meno vivo di quel che sembra, tant’è che il nostro, tra una conoscenza e l’altra, intraprende un percorso esistenziale per scoprire cosa manca alla sua vita fortunata da abitante di una delle più splendide città del mondo.

La grande bellezza, in concorso al Festival di Cannes 2013, ha creato intorno a sé davvero molta attesa e la frenesia di accostarlo al capolavoro felliniano succitato ha creato maggiore fervore in chi lo attende.

lagrandebellezza5Sorrentino decide di rendere omaggio a Roma Caput Mundi, con un’opera che ne decanti l’epicità e la sacralità in tutta la sua pienezza, sfoggiando una fotografia impeccabile, ad opera del fido Luca Bigazzi,

 e avanzando di scena in scena come si trattasse di un montaggio di spot pubblicitari su Roma e i suoi monumenti.

Fin qui l’idea è ben chiara, se poi pensiamo che il fulcro sta nel metter tutto questo in contrasto con lo squallore della movida notturna, fatta di festini alto borghesi e discoteche all’aperto, allora ci entra ancora più a cuore l’idea finale del film.

Ma sinceramente, tirarla per le lunghe a suon di filosofia, sfoggiata da un Servillo dall’accento sud snob [inizialmente insopportabile, poi con l’avanzare sempre più accettabile], non giova molto alla riuscita de La grande bellezza, che finisce di essere penalizzato come opera tecnicamente ineccepibile e basta.

lagrandebellezza2Ingiustamente, a dir la verità, perché l’opera di Sorrentino merita magari di essere meglio compresa per l’analisi che se ne può trarre, non fosse, però, che delle due ore e venti [!] di durata, ne getti almeno la metà in puro autocompiacimento registico.

In compenso, a far da protagonisti nella vasta galleria di mostri del film, ci sono volti noti che sicuramente avranno sgomitato per lavorare con l’autore de L’uomo in più: da Carlo Verdone a Sabrina Ferilli, da Isabella Ferrari a Carlo Buccirosso, fino a Iaia Forte e alla partecipazione di una Serena Grandi calata in una parte quasi autobiografica [un’ex soubrette protagonista delle varie feste notturne].

lagrandebellezza4Chissà se almeno loro avranno capito l’importanza dei personaggi che interpretano nel film…

Tirando le somme, come spot su Roma, La grande bellezza funziona davvero bene, ma, come denuncia sul mancato rispetto verso la sua importanza storica, c’è qualcosa che non va.

Mirko Lomuscio

LA GRANDE BELLEZZA

3 Teschi

Regia: Paolo Sorrentino
Con: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Isabella Ferrari
Uscita in sala in Italia: martedì 21 maggio 2013
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello
Produzione: Nicola Giuliano, Francesca Cima
Distribuzione: Medusa Film
Anno: 2013
Durata: 142’

InGenere Cinema

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