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LE PALUDI DELLA MORTE di Ami Canaan Mann

Quando a giugno 2012 uscì nei cinema nostrani Le paludi della morte, di Ami Canaan Mann [Morning, 2001], il film pur se ricoperto da giudizi critici buoni, e comunque non disfattisti, passò un po’ inosservato.

Prodotto dal regista Michael Mann [L’ultimo dei Mohicani, 1992], padre della regista, e da Michael Joffe,

Le paludi della morte è un thriller che ha tanti pregi ma anche qualche difetto ben riconoscibile.

Il film si pregia di una bella ambientazione, coadiuvata da un altrettanto affascinante fotografia, che è, in un certo senso, l’anima dei luoghi che incontriamo nel film, i Killing Fields in primis, oscuri, troppo silenziosi e spogli di vita.

È in una vegetazione perlopiù selvaggia e solitaria che si muove questo secondo lungometraggio della Mann, una vegetazione della quale i personaggi sembrano aver paura.

Nei Killing Fields, nome con cui si indica una zona paludosa del Texas, un assassino spietato uccide delle donne indifese, lasciandole morte in mezzo alle paludi. Distante dai Killing Fields c’è il Texas City, dove lavorano il detective Mike Souder [Sam Worthington] e il poliziotto Brian Heigh [Jeffrey Dean Morgan], chiamati in soccorso dall’ispettore Pam Stall [Jessica Chastain], ex moglie di Mike, che sta indagando, senza successo, su questo caso complicato, che si protrae da troppo tempo.

Le vittime prescelte dal serial killer sono prostitute e studentesse, ma è difficile, per Mike e Brian, trovare il filo che lega tutte queste morti per individuare l’assassino. Vicino ai Killing Fields vive Anne [Chloe Moretz], una ragazzina adolescente molto intelligente e già matura, per la sua età, che vive con sua madre, prostituta alcolizzata, una genitrice assente e sbagliata. Sarà Anne la prossima vittima, e Mike, che ha preso a cuore le sorti dell’adolescente, e Brianh, avranno poco tempo a disposizione per arrivare sulle tracce della ragazza e arrestare finalmente il killer.

Le paludi della morte è un film che sa un po’ di opera incompleta, va detto, perché pecca innanzitutto al livello della sceneggiatura [firmata da Donald F. Ferrarone], che risulta incongruente e poco sviluppata, tanto che, ad un certo punto, le stesse indagini condotte sembrano confusionarie e illogiche.

A mancare qui è la paura, che lo spettatore, occupato a mettere insieme troppi punti interrogativi, non riesce a provare, neanche nell’unica scena di aggressione ai danni di una mancata vittima, ma ciò non toglie alcuni meriti che vanno dati al film, che è comunque suggestivo e dal ritmo sincopato.

Ottima l’interpretazione degli attori, e, inutile dirlo, sempre più convincente Chloe Moretz che, nonostante la giovane età, ha già all’attivo diversi film da protagonista.

Le paludi della morte è distribuito da 01distribution, che al DVD allega due contenuti extra: le interviste al cast e il trailer.

Gilda Signoretti

 

Regia: Ami Canaan Mann

Con: Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan, Chloe Moretz

Durata: 102’

Audio: Italiano 5.1; Inglese 2.0

Formato: 16/9  2.35:1

Distribuzione: 01distribution [www.01distribution.it]

Extra: Interviste; Trailer

InGenere Cinema

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