Ispirato al racconto We can remember it for you wholesale di PhilIp K. Dick, il Total Recalldiretto da Len Wiseman e pubblicizzato comeremake del film Atto di forza di Paul Verhoeven, ha in realtà davvero poco da spartire con il suo predecessore, di cui assottiglia la crosta sci-fi [Marte e i mutanti sono del tutto estraniati dalla trama del Total Recall 2012, se si esclude la prostituta con tre seni che nel quartiere a luci rosse invoglia il protagonista con un “Ti dispiacerà di non avere tre mani!”], per accentuare le venature da thriller psicologico e, soprattutto, daaction, Genere con cui il regista aveva ibridato l’horror dando il via alla saga di Underworld.
In un mondo ormai costituito unicamente dalla Federazione Unita di Britannia e dalla sua Colonia, Douglas Quaid [Collin Farrell] è un operaio impiegato in un’industria specializzata nella costruzione di androidi di polizia sintetica. Vive con la sua bella e premurosa moglie [Kate Beckinsale] in un piccolo appartamento, in una triste e piovosa città.
Le notti di Quaid sono, però, da troppo tempo disturbate da terribili incubi, in cui l’uomo cerca di fuggire, con l’aiuto di una donna sconosciuta, da una struttura carceraria di massima sicurezza.
Venuto a conoscenza dell’esistenza della compagnia Rekall, specializzata nell’impianto di finti ricordi nella mente umana e rappresentata nell’edizione 2012 come una squallida bottega dei sobborghi del quartiere cinese, Quaid decide di provare a farsi installare dei ricordi più memorabili e interessanti dei suoi.
É proprio all’interno della struttura della Rekall che Quaid scopre bruscamente di essere ricercato dal cancelliere Cohaagen [Bryan Cranston] e dalla sua polizia sintetica.
Il passato che crede gli appartenga non è probabilmente il suo, e anche la sua cara mogliettina potrebbe nascondergli più di una sorpresa.
Ad aiutarlo a muoversi all’interno dei suoi disordinati ricordi e a venir fuori dai continui attacchi armati delle forze dell’ordine, un’altra donna, una ribelle [Jessica Biel], la donna protagonista dei suoi incubi ricorrenti e che, forse, ha rappresentato per Quaid qualcosa di molto più importante in una vita di cui non ricorda nulla.
Ereditando la scelta di ambientare l’intera storia sul pianeta Terra, ed accentuando le scene d’azione, il Total Recall di Wiseman sembra voler allacciarsi ad una tradizione filmografica da spy movie [alla saga con protagonista Jason
Bourne, in primis], calando la parte rimanente di un’umanità in declino in una realtà alla Blade Runner.
Pur rimettendo in circolo di tanto in tanto degli elementi sci-fi, utili a riportare lo spettatore all’interno di un’atmosfera futuribile, con l’inserto di tatuaggi luminosi, dell’enorme ascensore che attraversa la Terra sfidando le leggi gravitazionali nei pressi del nucleo, o della stessa società Rekall, il film si trincea maggiormente dietro un’impalcatura che sa di lotta proletaria, di agenti segreti e di una personale ricerca dell’identità.
Un riadattamento che ha il coraggio di proporre la sua identità personale, ma che si perde in un meccanismo di anonimia sia a livello strutturale che a livello estetico. Non un remake di Atto di forza, ma in qualche modo un rifacimento di tanti altri titoli action. Il senso di già visto viaggia contromano, ma è comunque ben presente.
Luca Ruocco
Regia: Len Wiseman
Con: Collin Farrell, Kate Beckinsale, Jessica Biel, Bryan Cranston
Uscita in sala in Italia: giovedì 11 ottobre 2012
Sceneggiatura: Kurt Wimmer, Mark Bomback
Produzione: Total Recall, Original Film, Rekall Productions
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Anno: 2012
Durata: 118’