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MAGIC MIKE di Steven Soderbergh

magicmike1E pensare che Full Monty – Squattrinati organizzati ci ha convinti che anche l’uomo più comune, nelle vesti di spogliarellista, può aizzare la libidine femminile, in uno sfondo sociale critico nei confronti del mondo del lavoro che rendeva il film una commedia senza eguali.

Ora, a distanza di 15 anni, ci ha pensato il regista Steven Soderbergh [reduce dal brutto action Knockout – La resa dei conti] a dare a Cesare quel che è di Cesare: lo scettro del desiderio sessuale per sole donne, quindi, ritorna ai nerboruti spogliarellisti di professione, quelli con i fisici scolpiti e pelli ben oliate.

Galeotto per il regista fu lo script ad opera di Reid Carolin, che attirò la sua attenzione; un manoscritto ispirato alle vere esperienze professionali dell’attore Channing Tatum [star di G.I. Joe: la nascita dei Cobra e del 21 Jump Street su grande schermo], qui protagonista e portavoce di questa storia fatta di spettacoli serali, uomini ambiziosi e rimpianti dietro l’angolo, il tutto al servizio del gusto femminile.

magicmike2Il plot segue le vicende di Mike [Tatum], un operaio riparatore di tetti che, per ripiego, la sera si getta sulle piste da ballo al servizio del veterano Dallas [Matthew McCounaghey], padrone del famoso Club Xquisite, facendo impazzire orde di donne urlanti e ben disposte.

La vita professionale del ragazzo prende una piega con l’incontro del giovane Adam [Alex Pettyfer], un diciannovenne allo sbando che ben presto trova nell’arte dello spogliarello una sorta di propensione naturale.

Mike, dopo aver legato con lui, si rende conto di quanto l’ambizione per i soldi cambi in peggio chiunque, e di come cambiare sia possibile, se si sceglie di farlo in tempo.

Vedere un film come Magic Mike fa solo pensare a come un regista affermato come Soderbergh [nonostante in verità sia molto sopravvalutato nel settore, ma pur sempre vincitore di un Oscar] si sia fatto coinvolgere in questa storiella, che ovviamente cerca il paragone con un film del tutto opposto come il bellissimo Full Monty – Squattrinati organizzati e che in verità ha più di un punto in comune con l’orrido film italiano Troppo belli [quello con Costantino e Daniele, sempre se vi ricordate chi siano].

magicmike3L’opera in questione è un continuo alternare balletti su palco, con bicipiti e glutei ben scolpiti, a scene di vita fuori dagli spettacolini serali, con i nostri protagonisti, ognuno stereotipo del soprannome che porta [Dallas, il cowboy; Kid, il giovanotto; Magic, il numero di punta e protagonista], presi a creare una trama fatta del solito american dream senza compromessi, che ovviamente verrà compromesso.

Ma Soderbergh non è propriamente un bravo narratore e Magic Mike, tra un ballo e qualche confronto verbale tra attori non propriamente all’altezza [Tatum va meglio come spogliarellista che come interprete], annoia e nella sua ora e cinquanta [!] arranca faticosamente, anche quando cerca di aprire una parentesi sentimentale all’altezza tra il protagonista e la sorella di Adam.

Non per bestemmiare, ma davvero il sopra citato Troppo belli non è molto lontano da un film come Magic Mike, nonostante le ovvie distanze tra i due titoli…

Mirko Lomuscio

 

Regia: Steven Soderbergh

Con: Channing Tatum, Alex Pettyfer, Matthew McCounaghey, Joe Manganiello, Cody Horn
Uscita in sala in Italia: venerdì 21 settembre 2012
Sceneggiatura: Reid Carolin
Produzione: Nick Wechsler, Gregory Jacobs, Channing Tatum, Reid Carolin
Distribuzione: Key Films
Anno: 2012
Durata: 110’

InGenere Cinema

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