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LA FURIA DEI TITANI di Jonathan Liebesman

furia_dei_titani1Perseo [Sam Worthington], ritiratosi, dopo aver sconfitto il Kraken, a vita privata in un piccolo villaggio di pescatori, cerca di mettere una pietra sopra sul passato, tentando di dimenticare la sua provenienza divina e intenzionato a dare al piccolo Elios, il figlio di soli dieci anni, un’esistenza tranquilla.

Ma un figlio di un dio [Zeus, interpretato da Liam Neeson] nel suo caso, non può mai dormire sogni tranquilli. I tempi sono infatti davvero infausti per le creature divine: la devozione e la fede che gli uomini provano verso le divinità creatrici scendono sempre più in basso, indebolendo proporzionalmente i loro poteri. Impauriti dalla veloce decrescita dei loro poteri, Zeus e Poseidone [Danny Huston] tentano di correre ai ripari, prima che la loro forza non sia più sufficiente per trattenere i Titani all’interno del regno del Tartaro. Discesi negli inferi per rinsaldare gli usurati rapporti con Hades [Ralph Fiennes], il terzo dei fratelli divini, Zeus e Poseidone scoprono di essere caduti in una trappola ordita da Cronos, loro padre, spodestato e scacciato nelle profondità del Tartaro, all’inizio dei tempi, proprio dai tre fratelli.

Supportato da Hades e da Ares [dio della guerra, figlio di Zeus], Cronos vuole approfittare del calo di potere degli dei, per spodestarli e riprendere l’assoluto dominio sull’universo, con intenzioni gestionali tutt’altro che propositive…

furia_dei_titani2Jonathan Liebesman, regista di World Invasion [2011], raccoglie lo scettro di Louis Leterrier, e nel suo sequel di Scontro fra Titani [2010], porta al traguardo un film che poco si discosta dal suo predecessore, innanzitutto per la scelta di dar piena libertà creativa agli sceneggiatori [Dan Manzeau e David Leslie Johnson] rispetto alle attendibilità nei confronti della mitologia greca d’origine; in secondo luogo per scelte stilistiche come l’incipit con voce narrante e le grandi scariche d’azione che occupano la più corposa parte del film.

Il regista ha comunque voluto lasciare un suo segno distintivo, e si è dichiarato sin dall’inizio intenzionato a riportare i rapporti i tre dei-fratelli ad un livello di forte concretezza. Scesi dall’Olimpo, infatti, gli dei iniziano a fare i conti con la famiglia, e se è vero il detto “parenti serpenti”, figuriamoci cosa può venir fuori dai congiunti di Zeus!

Caduto nel tranello, il dio potrà solo riporre fiducia nel più umile dei suoi figli, Perseo, che non smetterà di fingersi sordo quando il suo villaggio verrà attaccato dalle orribili [o magnifiche, a secondo del punto di vista] chimere: gigantesche creature tricefale, con ali di pipistrello e due grosse teste [una di capra e una di leone] zannute e sputa fuoco, con una terza testa di serpente a far da coda.

furia_dei_titani3Affiancato da Agenore [Toby Kebbell] e dalla regina guerriera Andromeda [Rosamund Pike], Perseo abbandonerà le reti da pesca per riprendere in mano la spada e [SPOILER] la mitologica lancia della Triade [formata dalla saetta di Zeus unita al forcone di Hades e al tridente di Poseidone], con cui regalerà una criminosa gastroscopia al Titano Cattivo!

Difficile avvicinarsi ad un titolo come questo in cerca di una trama sviluppata. Il ritorno al peplum, negli anni della computer grafica, sembra essere destinato alla sola esaltazione di tecniche video-grafiche e al ludico piacere action. La furia dei Titani non tradisce questa regola: il film si distingue per un buon uso della grafica e delle tre dimensioni, caratterizzandosi per una buona realizzazione delle creature digitali [chimere in primis, demoni taurini, ciclopi, i violenti makhai dal corpo doppio, e lo stesso Cronos].

Luca Ruocco

 

Regia: Jonathan Liebesman

Con: Sam Worthington, Rosamund Pike, Bill Nighy, Ralph Fiennes, Liam Neeson

Uscita in sala in Italia: venerdì 30 marzo 2012

Sceneggiatura: Dan Manzeau, David Leslie Johnson

Produzione: Thunder Road Film

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Anno: 2012

Durata: 120’

InGenere Cinema

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