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JANE EYRE di Cary Joji Fukunaga

JANEEYREdvd1Arriva, in DVD e Blu-Ray, Jane Eyre, ultima e premiata fatica di Cary Joji Fukunaga [Sin Nombre, 2009], giovane regista americano. Le critiche nostrane si sono espresse positivamente nei confronti del film, apprezzandone, e a ragione, la meticolosità con cui è stato ricostruito il periodo storico, che va da fine Ottocento ai primi del Novecento, la bellezza fotografica, la scelta del cast [su tutti spicca Fassbender, senza dimenticare però Judi Dench, che vanta una carriera lunga e brillante], sicuramente brillante e, di conseguenza, la bravura di Fukunaga. Ma un commento, spesso condiviso, non ha trovato il nostro assenso. In molti hanno espresso perplessità circa la direzione di un film ispirato ad un  romanzo così classico, quale è appunto Jane Eyre di Charlotte Brontë, pubblicato nel 1847, certamente molto abusato al cinema e in tv [anche Zeffirelli ne fece una trasposizione cinematografica nel 1996], come a dire che ciò che è passato non possa essere né frutto di revisione, di riflessione, o occasione di una riproposizione moderna.

Nella bella villa di Thornfield, appartenente a Mr Edward Rochester [Michael Fassbender] e tutore della piccola Adèle, giunge Jane Eyre [Mia Wasikowska], in veste di istitutrice. La triste infanzia, vissuta in un collegio dove le è stata impartita un’educazione estremamente rigida, dove l’ha iscritta la terribile zia, la signorina Reed [Sally Hawkins], con la quale aveva vissuto per qualche anno, non ne hanno indurito il carattere, ma, anzi, hanno accresciuto in lei una particolare emotività.

JANEEYREdvd2Ad aiutarla in questo compito c’è la governante, la simpatica signora Fairfax [Judi Dench], che si accorge dell’attrazione tra Jane e Mr Rochester, un uomo apparentemente glaciale, ma in realtà molto sensibile e romantico. Al calar della notte, però, in casa si respira una certa tensione, che sembra favorire la leggenda secondo cui in soffitta abitino spiriti maligni. Jane intuisce che Edward è a conoscenza di qualcosa in merito al caso, e che appartiene al suo passato.

Cary Fukunaga ha realizzato un film il più possibile fedele al romanzo, cercando di immettere all’interno dello stesso le fasi più salienti della vita di Jane Eyre, elidendone altre. Il romanzo dopotutto è molto esteso.

Vi avevamo già parlato qui del film [qui], ma, ora che è distribuito in home video, da Videa-CDE e Eagle Pictures, non possiamo fare a meno di suggerirvi di acquistarlo anche per godere dei contenuti extra, davvero interessanti. Suggestivo è il commento al film del regista, che si dilunga su molti artifici tecnici del film, dall’uso della luce, che spesso si compenetra nel fuoco del camino, che fa ombra ai protagonisti, agli effetti digitali. Singolare l’effetto collegato alla scena in cui Jane, proprio in apertura del film, vaga errando tra le brughiere del Derbyshire, in Inghilterra. Il giorno della ripresa, a dispetto di ciò che le previsioni avevano presunto, un sole splendido illuminò la zona, tanto che ci si dovette affidare proprio alle tecniche digitali, sia per la ricerca dell’oscurità che per la tempesta, che andava ricreata.

janeeyre3Fukunaga ha cercato quindi di impreziosire il film cercando di dare un senso anche all’infinitamente piccolo, pensiamo ad esempio ai titoli di apertura del film. Ciò che rende un film d’epoca credibile è, prima di ogni altra cosa, la ricercatezza dei costumi e poi della scenografia. Pensiamo ad esempio alle ampie maniche del vestito della signora Reed [Sally Hawkins], zia di Jane, o alla ricercatezza della pettinatura dei protagonisti. Si aggiunge poi la sezione “Scene tagliate”, dove si può assistere all’intera scena di Jane persa tra le brughiere, o la romantica scena in cui Mr Rochester bussa alla porta di Jane pregandola di restare. Segue poi la sezione “Chi è Jane Eyre”, con gli interventi di Fassbender, Wasikowska, Dench e lo stesso Fukunaga, e “Come è nata”, dedicata all’elaborazione della colonna sonora di Dario Marianelli [famoso autore di colonne sonore, ad esempio ha curato le musiche di Orgoglio e pregiudizio, del 2006, di Joe Wright], che ha impreziosito le musiche con il suono del violino, che padroneggia sugli altri strumenti, perché considerato lo strumento più vicino all’emotività e alla passione espressa nel film. Conclude il tutto “La misteriosa luce di Jane Eyre”, in cui ci si dilunga sul vasto uso della luce e del suo contrasto, e sull’ampio utilizzo delle candele, che aiutano ad accrescere l’atmosfera spettrale che si respira sin dall’inizio, e che si personifica in una figura misteriosa che abita il castello. Intervengono Wasinowska, la sceneggiatrice Moira Buffini e il direttore della fotografia Adriano Goldman.

Fukunaga esprime, così, la sensazione che voleva dare attraverso l’uso della luce: “È come quando sei sul fondo dell’oceano e hai un fanale per guardare in alto”.

Passione e orrore trovano in Jane Eyre il loro punto di incontro, come a dimostrare che, anche stavolta, gli opposti si attraggono.

Gilda Signoretti

 

Regia: Cary Fukunaga

Con: Michael Fassbender, Mia Wasikowska, Judi Dench, Sally Hawkins

Durata: 115’

Formato: 1.85:1 – 16/9

Audio: Italiano – Inglese Dolby Digital 5.1

Distribuzione: Videa-CDE [www.videa-cde.it], Eagle Pictures [www.eaglepictures.com]

Extra: Commento audio del regista; Scene tagliate; Chi è Jane Eyre; Come è nata Jane Eyre: il lavoro di Cary Fukunaga e Dario Marianelli; La misteriosa luce di Jane Eyre

InGenere Cinema

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