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FRANKENSTEIN 1970 di Howard W. Koch

frankenstein_1970Che il mostro del dottor Frankenstein, nato dalla mente creativa di Mary Shelley [che, appena maggiorenne, gli dedicò un romanzo, pubblicato la prima volta nel 1818] abbia affascinato molti registi cinematografici, producendo una notevole mole di film, non è certo una novità.

Ancora oggi il più degno rappresentante del mostro di Frankenstein è il celebrato, e meritatamente, Boris Karloff [protagonista di numerosi film, tra i quali Frankenstein, 1931; La mummia, 1932; Scarface, 1932; I tre volti della paura, 1963], che in Frankenstein 1970 passa dalla parte del mostro a quella del mad doctor. Sarà lui a ridare la vita al corpo della paurosa creatura, troppo a lungo chiusa nei sotterranei del suo castello. Parliamo del barone Victor Frankenstein, discendente diretto del dottore che creò il mostro.

Frankenstein 1970 gode della distribuzione home video di CG HV, per la sempre curata collana Sinister Film,  che per l’occasione ha preparato un’edizione DVD completa di contributi speciali, che spaziano dalla riproposizione del muto Frankenstein di Thomas Edison del 1910, all’introduzione di Luigi Cozzi, che ci introduce all’interno del filone cinematografico frankensteiniano, al trailer originale e alla galleria fotografica.

frankenstein_1970-2Scottato dalla terribile esperienza trascorsa all’interno di un lager nazista, nel corso della quale è stato sottomesso ad operazioni molto dolorose, che gli hanno deformato il corpo, risparmiandogli soltanto le mani, il barone Victor Frankenstein [Boris Karloff], eccellente chirurgo, riprende in mano la sua vita, all’interno del suo superbo castello. Durante la prigionia ha riflettuto sugli esperimenti scientifici da mettere in atto per risvegliare il mostro creato dal suo antenato. A corto di soldi, spesi per l’acquisto di macchinari utili ai suoi esperimenti, accetta di prestare la sua residenza per la messa in scena di un film, dedicato proprio al mito di Frankenstein, con il cui ricavato potrà procurarsi un reattore atomico. È proprio durante le riprese del film che il barone mette mano alla sua idea: risuscitare la sua creatura. Per farlo, però, ha bisogno di effettuare dei trapianti e di vittime a cui asportare gli organi ricercati, a cominciare da Shuter [Norbert Schiller], il suo servitore, per poi passare al suo amico Wihelm [Rudolph Anders] e al suo ospite, il cameraman Morgan [John Dennis], per il trapianto del cuore. Douglas [Donald Barry], il regista del film, venendo a mancare parte della troupe, comincia a sospettare del barone. Il mostro [Mike Lane], intanto, è pronto per entrare in azione.

Girato nel 1958 da Howard W. Kock [Le otto celle della morte, 1959; Il colpevole è tra noi, 1954], preceduto di un anno da La maschera di Frankenstein, 1957, di Terence Fisher [che ha realizzato molti altri film su Frankenstein, come La vendetta di Frankenstein, 1958 o La maledizione dei Frankenstein, 1967], che vede protagonista l’attore prediletto del regista, Peter Cushing, altro mito della storia del cinema, Frankenstein 1970 è un classico degli anni ‘50, che ha il difetto di risultare un po’ monotono, a causa, probabilmente, dell’attardarsi dell’apparizione del mostro.

frankenstein_1970-3Quest’ultimo, poi, appare sempre fasciato, e per questo motivo è molto più simile ad una mummia. Ad ogni modo, Frankenstein 1970 è un film godibile, ben diretto da Koch, che si diverte nel giocare col binomio luci/ombre fin dall’inizio.

La scelta di Karloff, poi, rende il film ancora più appetibile. Nulla da obiettare sulla sceneggiatura, scritta da Richard Landau e G. Worthington Yates, da un soggetto di Charles A. Mose e Aubrey Schenck, che appare molto vivace e completa, proprio perché include al suo interno molti elementi horror, che creano tensione e attrattiva. Molto affascinante la scena iniziale, che vede la troupe in azione, intenta a girare una scena molto apprensiva: la fuga di Carolyn [che corre portandosi spesso le mani alla bocca, come per soffocare il grido acuto che emetterà poi] da Frankenstein, interpretato dall’altro attore del cast, Himmler [sempre interpretato da Mike Lane] che, con movenze da arguto zombie, con tanto di artigli da rapace alle mani, la raggiunge nelle acque di un gelido stagno, illuminato soffusamente. Nonostante lo stop, Himmler è come soggiogato dalla violenza del mostro, e non molla la presa. Davvero un buon inizio, perché intelligentemente e ironico, come la scena che vede Judy [Charlotte Austin] morire di spavento alla vista  di Frankenstein, al quale aveva aperto la porta. L’inaspettata morte della donna non verrà sottovalutata dal barone, che proverà a tentare un trapianto di occhi.

Gilda Signoretti

 

Regia: Howard W. Koch

Con: Boris Karloff, Mike Lane, Tom Duggan, Jana Lund, Donald Barry, Norbert Shiller

Durata: 83’

Formato: 2.35:1

Audio: Dolby Digital Dual Mono

Distribuzione: CG Home Video – Sinister Film [www.cghv.it]

Extra: Frankenstein [Prima versione cinematografica di Thomas Edison, 1910]; Introduzione di Luigi Cozzi; Trailer originale; Galleria fotografica

InGenere Cinema

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