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SEX & ZEN 3D di Christopher Sun Lap Key

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E’ uscito in patria qualche mese fa, ha sbancato il botteghino registr&o incassi  record, è stato voluto, cercato, aspettato: Sex & Zen Extreme Ecstasy 3D. Il primo porno tridimensionale, e già immaginiamo i più fanatici del Genere, che sentivano le mani prudere di fronte a un porno in 3D.

Siamo riusciti a vederlo e il senso di delusione ci ha assaliti: decisamente meglio un sano film cult nostrano piuttosto trovarsi di fronte a una pellicola colorata, e vivace ma, ahimè,  grottesca. La trama di questo Sex & Zen è più che conosciuta, visto che si tratta di un remake e che di Sex & Zen ce ne sono stati altri.

Wei Yangsheng incontra Tie Fei, la figlia del prete Taoista Tie Yuxiang, e tra i due è amore a prima vista.  Ma la passione della ragazza non è in grado di soddisfare i bisogni sessuali dell’uomo che benché minimamente adatto, pensa di poter dare immenso piacere alle partner, e soprattutto riceverne. Tale ipotesi è basata anche sulla convinzione, per altro del tutto condivisibile, che l’uomo è nato per perseguire e perpetuare i piaceri della carne.

Wei così incomicia ad analizzare i comportamenti sessuali altrui, cerca di imparare, di imitare. Entra in un importante harem all’interno del quale capirà che i modi di raggiungimento del piacere sono molteplici, talvolta anche dolorosi.

Il protagonista amplia la sua conoscenza e tutta la prima parte lo vediamo sollazzarsi più o meno felicemente. Finchè non si rende conto di essere un amante poco dotato e decide di migliorare le sue prestazioni e il suo pene, e di scoprire i segreti celati dietro al sesso perfetto. Questo lo metterà nei guai con il proprietario dell’harem che, grazie all’aiuto dei suoi guerrieri, si vendicherà.

Molto sex poco zen, ridotto a dialoghi lunghi e lenti, scene paradossali e poco credibili, personaggi maschili ridicoli e qualcuno fin troppo “leggiadro”. Il protagonista maschile il più delle volte è annichilito di fronte alle donne, a confronto con gli altri che sono più violenti, capaci di prendere l’oggetto dei loro desideri senza chiedere.

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La parte migliore del film è senz’altro la seconda, in cui il sesso lascia spazio alla violenza, anche se le buone scene splatter, e i soddisfacenti metodi di tortura vengono smorzati dal solito piagnisteo del protagonista. Come porno non vale niente, ma se proprio vi capita guardatelo, fosse solo per le fantasie che potrebbero scaturire da tale visione. L’uscita ufficiale del film,in Italia, è fissata per il 30 Settembre.

Remake del primo Sex & Zen di Johnny Mak, al quale ne sono seguiti altri due e, a differenza degli altri, questo Extreme Ecstasy ha avuto un successo enorme di incasso e di pubblico. Mentre dopo il primo Sex & Zen gli spettatori uscirono dal cinema indignati per il tema trattato e la gratuità delle immagini, a distanza di 20 anni parte del pubblico ha lasciato il suo paese pur di &are a vedere il remake per di più quasi sempre censurato.

A posteriori vien da ridere nel vedere che in realtà il film, come i suoi predecessori, altro non è che un soft-porno ilare il cui protagonista resta un imbranato incapace. Scenografia patinata, molto più lussuosa delle prime, ma anche molto meno genuina. Sex & Zen nasce dal romanzo Il Tappeto da preghiera di carne scritto da Li Yu un erotico di classe e pulito, da cui prende spunto tutta la trilogia di Sex & Zen degli anni ’90. Per chi non lo ricorda, infatti di Sex & Zen ne girarono diversi, ma nonostante il più recente 3D abbia spopolato, il più popolare e il più conosciuto e quello che ha più sc&alizzato è stato quello di Mak. Un film ironico, divertente, in cui il protagonista presuntuoso è ridicolizzato di fronte alla consapevolezza di un membro inadeguato prende “lezioni” per migliorare le sue prestazioni. Un anziano maestro gli mostra la deprimente realtà, e allora decide di trapiantarsi un pene di un cavallo. Iniziano così le peripezie eroticomiche che conducono lo spettatore a ridere di fronte alle vicende fantozziane del protagonista. Buone scene erotiche, forse anche più efficaci del nuovo Sex & Zen 3D soprattutto consider&o l’epoca in cui è stato girato. La religione da seguire è la sessualità, l’eros e le atmosfere magiche tipiche dell’oriente si mescolano, con l’ingenuità e la ridicolaggine degli eventi. Un film che all’epoca fece scalpore, che oggi farebbe solo ridere, ma ha un paio di scene apprezzabili. Per il resto è un film che lascia molto spazio alle risate, d’altro canto non è da meno neanche il nuovo lussuoso Sex & Zen 3d.

Ricordo che non ha la caratteristica principale che identifica un porno, gli attori attraverso colpi di reni spingono aria, fingendo senza preoccuparsi che la finzione possa risaltare troppo. Ribadiamo, quindi, se quello che cercate è un porno non è il caso passare per Sex & Zen.

Melania Colagiorgio

 

Regia: Christopher Sun Lap Key

Con: Hayama Hiro, Leni Lan, Saori Hara, Vonnie Lui, Yukiko Suo

Uscita in sala in Italia: venerdì 30 settembre 2011

Sceneggiatura: Mark Wu

Produzione: Stephen Shiu

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2011

Durata: 129’

InGenere Cinema

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