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MR. MERCEDES di Stephen King

mrmercedesUna lunga indagine di polizia, condotta da un agente ormai in pensione ma ancora ossessionato da un caso di omicidio plurimo mai risolto…

L’omicida è soprannominato Assassino della Mercedes a causa dell’uso improprio di un’automobile come arma di omicidio di massa: proprio al volante di un’auto rubata, infatti, il feroce killer porta a compimento un eccidio freddamente premeditato, spedendo all’altro mondo una schiera di persone in fila, nottetempo, per poter sostenere l’indomani mattina un colloquio di lavoro presso un’importante azienda, e ferendone delle altre.

King si lancia allora in una calibrata e piacevole rincorsa tra “la guardia e il ladro”, palleggiando di capitolo in capitolo il punto di vista, le redini del racconto tra i due protagonisti: bene e male che, pur ricorrendosi sin dalle prime pagine del romanzo, riusciranno a non incontrarsi mai fisicamente, combattendo un duello all’ultimo sangue tra le pagine web di una chat: Sotto l’Ombrello Blu.

Mr. Mercedes è un romanzo assai convenzionale che, però, King riesce a mettere a punto nel migliore dei modi, rischiando poco nella costruzione stessa del plot, ma impegnandosi negli addobbi, nell’imbellettamento sovra-strutturale, con l’inserimento di personaggi e situazioni che possano far gola ai lettori più affezionati e convincere quelli dell’ultima ora: partendo dal folle ed eccessivo omicidio premeditato del killer, passando per il sempre attuale mondo internettario dei social, per arrivare alla costruzione degli stessi personaggi [protagonisti e comprimari], che proprio partendo dai due che incarnano le forze eterne in lotta [il bene e il male], sono composti di una malta riconoscibile, e assai appetibile. Il poliziotto in pensione che, depressione e chili di troppo sulle spalle, si trascina quotidianamente dietro il peso di un’inutilità che gli dimostra quando il suo lavoro fosse diventato in tutto e per tutto la sua vita; il giovane omicida vessato dalle sue stesse fisime mentali, dall’infanzia travagliata da una figura paterna inesistente, e da quella di una madre tormentata, alla continua ricerca di un uomo e con il desiderio di liberarsi del secondo figlio, purtroppo vittima di un incidente che gli causò un profondo ritardo mentale.

Poi, se ciò non bastasse, l’antieroe poliziotto si circonda di una serie di comprimari che, in un modo o nell’altro, riescono da un parta a distoglierlo dalla sua cupa situazione personale, dall’altra a renderlo via via più positivo [quindi più appetibile per l’immedesimazione], mentre attraversa momenti di amore e amicizia disinteressata, riscoprendosi un detective ancora in gamba. L’assassino, d’altro canto, ha tutte le carte in regola dello psicotico doc, dalle compulsioni ossessive fino al rapporto assai morboso con la madre alcolizzata.

Mr. Mercedes ammalia, ma non destabilizza, ferisce profondo, ma non uccide, pur dimostrandosi ottimamente ancorato alla capacità dell’autore di iniettare e poi far esplodere il Male con la “m” maiuscola all’interno di comunità circoscritte, famiglie degeneri… personaggi borderline.

Thriller poliziesco nudo e crudo in cui buono e cattivo si palesano sin dall’inizio e rimangono tali fino all’epilogo: come i personaggi iniziano a pedinarsi, annusarsi, conoscersi, e a tentare di prevedere le future mosse l’uno dell’altro, così l’autore si dimostra metodico nel costruire caratteri e situazioni capaci di risultare pagina dopo pagina sempre più concrete e avviluppanti per il lettore.

Una prova più che sufficiente; si legge con piacere.

Luca Ruocco

Mr. MERCEDES

3 Teschi

Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer [www.sperling.it]

Pagine: 470

Illustrazioni/Foto: No

Costo: 19,90 euro

InGenere Cinema

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