Joe Ransom [Nicholas Cage] è a capo di una grossa squadra di braccianti che hanno il compito di disboscare un’estesa zona nel sud degli Stati Uniti per poi vendere la legna e successivamente piantare nuovi alberi per continuare il ciclo produttivo.
Nel corso della storia Joe fa la conoscenza di Gary Jones [Tye Sheridan] un ragazzo temprato dalla povertà e dalle botte del padre alcolizzato. Gary trova in Joe il padre, il fratello maggiore e l’amico di cui il triste destino lo ha privato.
La vita in paese scorre sonnolenta e Joe ogni giorno si chiede per quale motivo sia ancora in vita; un passato burrascoso il suo, un tempo era una testa calda, ma il penitenziario più grosso della zona gli ha calmato [apparentemente] i bollenti spiriti.
Nonostante il carcere duro Joe non riesce a stare lontano dai guai, anche se vorrebbe, e quando cerca di evitare i problemi sono loro a bussare prepotentemente alla sua porta.
Quando incontra Gary e suo padre Joe li assume senza pensarci due volte perché la vista di tanta sofferenza negli occhi dei due ma, soprattutto, la determinazione nel volto del ragazzo e il suo senso dell’onore, fanno risvegliare in lui quel qualcosa di puro, che in fondo tutti abbiamo nel cuore, ma che anni di alcool, vita sregolata e cattive frequentazioni glielo hanno narcotizzato.
Gary è la sua buona occasione di riscatto; un modo per dire a se stesso “in fondo sono ancora buono a qualcosa e la mia vita ha ancora un senso”.
Dal romanzo di Larry Brown deriva questa trasposizione in celluloide di David Gordon Green che riporta il Premio Oscar Nicholas Cage alle atmosfere da cinema indipendente degli inizi della sua carriera. Sicuramente un budget più esiguo rispetto ai classici blockbuster di cui Cage è stato più volte protagonista, gli ha permesso di esprimere al meglio le sue doti recitative.
In effetti la sua interpretazione è giusta per questo ex galeotto dall’esistenza tormentata senza concedersi troppi vezzi da star. Il film ha le premesse e il finale per essere un buon film di Genere e ogni tanto, qua e là, sono disseminate alcune perle, ma il tutto risulta un po’ troppo sospeso e vuoto.
Si va da una sequenza all’altra, per poi sfociare in un finale ben costruito ma del tutto prevedibile. Forse una buona forbice, nella fase di montaggio, avrebbe snellito gli inutili tempi morti e ci avrebbe consegnato un buon film nudo e crudo, come vuole la tradizione texana.
Paolo Corridore
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JOE
Regia: David Gordon Green
Con: Nicholas Cage, Tye Sheridan
Uscita in sala in Italia: giovedì 16 ottobre 2014
Sceneggiatura: Gary Hawkins
Produzione: Worldview Entertainment
Distribuzione: Movies Inspired
Anno: 2014
Durata: 117′