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PET SEMATARY di Kevin Kölsch e Dennis Widmyer

pet-sematary-1Mentre online blog e social si gonfiano di commenti e reaction al primo teaser trailer del secondo capitolo dell’adattamento cinematografico di It, nelle sale italiane arriva Pet Sematary, nuovo adattamento [il primo era stato realizzato nel 1989 da Mary Lambert] di uno [un altro] dei più noti romanzi di Stephen King.

Louis e Rachel Creed si trasferiscono insieme ai due figli Gage ed Ellie, in una casa di campagna. Hanno bisogno di rallentare un po’ il ritmo che la grande città ha imposto alle loro vite e di passare un po’ più di tempo assieme. La casa che hanno trovato è grande e comprende un grande appezzamento di terra, addirittura un bosco che include uno strano e inquietante “cimitero degli animali”, dove pare che i bambini di tutto il paese vadano a seppellire [da decenni] i proprio cuccioli deceduti. E non è tanto questo il neo della nuova bucolica residenza dei Creed, quanto la superstrada che si trova proprio a pochi passi dalla loro abitazione e su cui sfrecciano a tutte le ore del giorno grossi tir incuranti dei passati. Sarà quello il motivo dei tanti seppellimenti animali in zona? Parrebbe di sì, dopo la dipartita del gatto di famiglia, Church. Per evitare di raccontare alla piccola Ellie del trapasso del cucciolo, Louis asseconda uno strano vicino di casa che gli suggerisce di seppellirlo al di là del cimitero degli animali, in un altro punto dell’appezzamento boschivo dove pare che la terra possa regalare nuova vita ai deceduti…

Dopo l’ottimo riscontro avuto con It di Andrés Muschietti, puntare su King è tornato, su grande schermo, una consuetudine produttiva molto positiva, un gioco per nulla d’azzardo. Nel caso di Pet Sematary, poi, ci si sarebbe potuti cullare anche in un predecessore filmico che, nonostante non fosse un grande lavoro dal punto di vista registico, è riuscito a rimanere a distanza di trent’anni un ricordo piacevole sospeso tra input squisitamente inquietanti e altri grotteschi e ironici. Ma qualcosa non ha funzionato e il clangore dei meccanismi non bene oliati si riesce a sentire quasi subito e non si tratta solo delle libertà di adattamento che davvero stonano troppo con quanto scritto da King. Modifiche strutturali che interessano in particolare l’ultimo atto di questo film confrontato sia al romanzo e che al film della Lambert. Il più importante cambio, già scantonato e non a rischio di spoiler, è che a morire a causa dell’incidente in strada è la giovane Ellie e non il piccolo Cage; scelta questa che da una parte avrebbe potuto evitare l’effetto “Bambola Assassina” che il redivivo piccolo assassino non poteva non portarsi dietro, nel film dell’’89 [anche a causa dell’aspetto fisico del piccolo interprete]. Un’intuizione che avrebbe potuto regalare un punto di vista diverso e riuscito ma che, a causa di un senso di contraddizione forzata che pervade tutta l’opera, fa perdere presto agli autori le redini del gioco del dare una visione personale e nuova a qualcosa di già conosciuto, arrivando presto a far cadere tutto nella comicità involontaria.

Di interessante, ma nemmeno troppo, c’è qualche trovata puramente estetica, come le maschere di cartapesta da animali che i bambini del paese indossano durante le processioni organizzate durante il seppellimento di qualche animale. Ma anche queste piccole cose rimangono sospese e non sviluppate. Un bello da vedere che si consuma immediatamente senza portare granché al conto finale.

Niente. No paura. No tensione. No ritmo. E solita domanda, quando si tratta di secondi adattamenti letterari: si può parlare anche di remake cinematografico? In questo un po’ si può. Il gioco produttivo dietro questo Pet Sematary, infatti, sembra essere proprio puntato sul mettere in contraddizione quanto visto nell”89. Ma è un gioco sterile. Non diverte e non funziona.

Come il film. La logline, però, già metteva le mani avanti, almeno…

Una possibile soluzione al sapore amaro lasciato in bocca dal film in sala? La possibilità di riscoprire in Blu-Ray il Pet Sematary – Cimitero vivente del 1989 nell’edizione distribuita da Universal per celebrarne i 30 anni del film.

Cimitero vivente è presentato in versione restaurata, con un master supervisionato da Mary Lambert stessa, che ha lavorato personalmente sul negativo originale per regalare allo spettatore un’immagine notevolmente più stabile, con una grana più uniforme e colori più contrastati e profondi.

L’edizione BD racchiude un reparto di extra sufficientemente ricco, con alcuni video inediti. Si va dal commento audio della regista alle featurette Pet Sematary: Paura e ricordi, testimonianze sul film rilasciate anche dal cast e alla crew del Pet Sematary del 2019; Pet Sematary: Rivisitazione, un’intervista con Mary Lambert; tre gallerie di immagini dal dietro le quinte; alcuni filmati e interviste d’epoca che vanno da Il territorio di Stephen King [13’] a I personaggi [13’] a Filmare l’orrore [11′].

Luca Ruocco

PET SEMATARY

Regia: Kevin Kölsch, Dennis Widmyer

Con: Jason Clarke, Amy Seimetz, John Lithgow, Jeté Laurence, Hugo Lavoie, Lucas Lavoie

Uscita in sala in Italia: giovedì 9 maggio 2019

Sceneggiatura: Jeff Buhler, David Kajganich

Produzione: Alphaville Films, Paramount Pictures

Distribuzione: 20th Century Fox

Anno: 2019

Durata: 101’

PET SEMATARY – CIMITERO VIVENTE

Voto film:

Voto Blu-Ray: 

Regia: Mary Lambert

Formato: 1.78:1 Widescreen

Audio: Italiano (Dolby Digital 2.0 Stereo), Tedesco (Dolby Digital 2.0 Stereo), Inglese (DTS-HD Master Audio 5.1), Francese (Dolby Digital 2.0 Stereo), Spagnolo (Dolby Digital 2.0 Stereo)

Extra: Paura e ricordi; Rivisitazione; 3 nuove gallerie di immagini dietro le quinte; Il territorio di Stephen King; I personaggi; Filmare l’orrore; Commento al film della regista Mary Lambert

Distribuzione: Universal Home Video [www.universalpictures.it/]

InGenere Cinema

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