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NOI di Jordan Peele

Adelaide Wilson [Lupita Nyong’o] torna nella sua casa d’infanzia sul mare con il marito Gabe [Winston Duke] e i due figli per un’idilliaca vacanza estiva.

Tormentata da un trauma irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla sua famiglia.

Dopo un’intensa giornata trascorsa in spiaggia con i loro amici, al calare della notte, i Wilson vedono sul vialetto di casa la sagoma di quattro figure, una famiglia che si tiene per mano e somiglia spaventosamente a loro.

L’horror e in maniera estesa il cinema di Genere sono sempre stati adatti e propensi a raccontare il disagio sociale, le crisi politiche e le crisi dei valori, la decadenza umana di un singolo o di una comunità. Raccontare la realtà attraverso la finzione non solo riesce, paradossalmente, a renderla alla portata di tutti, ma la mostra da un’altra angolazione, sotto una luce diversa e spesso con estrema precisione.

L’impatto – dal punto di vista artistico, produttivo e sociale – di Get Out [2017, Oscar alla miglior sceneggiatura e più di duecentocinquanta milioni di incasso globali] autorizzava ad alzare l’asticella dell’attesa per questo film a livelli molto alti.

Il trailer diffuso durante il periodo natalizio lasciava immaginare un film con un involucro da home invasion che però nascondesse un thriller psicologico molto inquitante.

Non è così. O meglio, non è solo questo.

Jordan Peele ha deciso di estendere i confini del mondo raccontato, partendo da un nucleo familiare per raccontare un’intero Paese. Anche in Scappa – Get Out in effetti la storia raccontata era ristretta ma lasciava immaginare un mondo molto più largo dietro quell’episodio, mentre invece Noi finisce per mostrarlo.

Il film ha forse qualche problema, soprattutto nella prima parte, ad amalgamare bene sequenze che avvengono a distanza di tempo e che finiscono per sembrare dei blocchi che cozzano tra di loro, dei circuiti chiusi a sé stanti che possono disorientare. Al contrario, per cercare di essere il più comprensibile possibile, ha diversi momenti in cui i personaggi spiegano e chiariscono dei punti oscuri della trama.

Ma a parte questo, Noi è un film di grandissimo livello, che mantiene le aspettative e si estende anche oltre i confini di ciò che immaginavamo: coraggioso, folle, squilibrato, spaventoso, divertente.

Se Take Shelter [Jeff Nichols, 2011] era il film perfetto per raccontare l’America destabilizzata dall’11 settembre e dalla crisi economica del 2008 [in un insieme di dramma, thriller psicologico e fantascienza, il personaggio di Michael Shannon arrivava alle soglie della follia per la paura di una catastrofe incombente e per la precarietà che non gli permetteva di sostenere la propria famiglia], Noi sarà uno dei film fondamentali per comprendere l’America di questi ultimi anni, nella quale le classi sociali si mescolano e diventano sempre più indistinguibili e allo stesso tempo riemerge una cattiveria sotteranea, nascosta, inconscia e anche reale, che tende a separare, distruggere, costruire muri.

Egidio Matinata

NOI

Regia: Jordan Peele

Con: Lupita Nyong’o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Anna Diop, Kara Hayward, Tim Heidecker, Yahya Abdul-Mateen II, Evan Alex, Emile Alex, Shahadi Wright-Joseph, Cali Sheldon, Noelle Sheldon, Duke Nicholson

Uscita in sala in Italia: giovedì 4 aprile 2019

Sceneggiatura: Jordan Peele

Produzione: Monkeypaw Productions, QC Entertainment, Universal Pictures

Distribuzione: Universal Pictures

Anno: 2019

Durata: 120’

InGenere Cinema

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