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RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA di Kore-eda Hirokazu

Andiamo al cinema, leggiamo libri, ascoltiamo musica e andiamo a vedere una mostra o un museo per diverse ragioni: per passione, per svago, perché vogliamo darci un tono o per appagare un’autentica sete di cultura.

Ogni approccio è legittimo e si può godere di una medesima esperienza in modi diversi; questo dipende dal soggetto in causa che si relaziona ad una determinata opera d’arte, e dipende quindi da tutte le variabili che fanno parte del bagaglio di esperienze dell’individuo.

Ma c’è un elemento che ci accomuna tutti, anche se inconsapevolmente: la voglia di conoscerci ancora più a fondo. Ci immergiamo in un’opera d’arte per amplificare le nostre emozioni, per dare loro valore e giungere ad una conoscenza più completa della natura umana e di noi stessi.

Kore-eda Hirokazu ha alle spalle una lunga carriera in campo documentaristico, ha poi esordito sul grande schermo nel 1995 con Maborosi ed è riuscito a imporsi a livello internazionale con i suoi due ultimi lavori, Father and Son [2013, Premio della Giuria a Cannes] e Little Sister [2015].

I suoi film sembrano aderire perfettamente alla realtà, grazie alla costruzione dei personaggi, scritti con passione, calati sempre in contesti quotidiani ma mai banali; perché la realtà non è mai banale, così come non lo è la sua rappresentazione.

Ora esce in sala Ritratto di famiglia con tempesta, il cui protagonista è Ryota, promessa non mantenuta della letteratura, giocatore d’azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di una donna che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un’anziana madre amorevolmente rassegnata.

Forse una notte di tempesta, in cui i quattro personaggi si troveranno a condividere gli stessi metri quadrati fino all’alba, potrà porre le basi per un nuovo inizio.

Ancora una volta, il regista giapponese riesce a commuovere, intrattenere e anche divertire lo spettatore senza appesantire il film con sovrastrutture forzate, ma puntando all’essenzialità della vicenda e concentrandosi sulla forza che muove i personaggi e le loro relazioni.

Il risultato è un’opera per niente ingenua, ma diretta, toccante, profonda e per niente consolatoria, nonostante il tema su cui si basa tutto il film: non tutti diventano quello che volevano essere.

Come il regista non giudica, ma racconta e comprende, così noi spettatori non possiamo che andare incontro ai personaggi del film e abbracciarli, perché in fondo, noi siamo loro.

Egidio Matinata

RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA

Regia: Kore-eda Hirokazu

Con: Abe Hiroshi, Maki Yoko, Yoshizawa Taiyo, Kiki Kilin

Uscita in sala in Italia: giovedì 25 maggio 2017

Sceneggiatura: Kore-eda Hirokazu

Produzione: Aoi Promotion

Distribuzione: Tucker Film

Anno: 2016

Durata: 117’

InGenere Cinema

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