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KONG: SKULL ISLAND di Jordan Vogt-Roberts

1973: una spedizione fatta di militari dell’esercito americano, reporter e studiosi di una società segreta chiamata Monarch, si dirige verso un’isola sconosciuta e inesplorata, scoperta grazie all’utilizzo delle prime tecnologie satellitari. Appena arrivati sull’isola e aver sganciato dagli elicotteri delle bombe utili a sondare i suoi strati più sotterranei, il gruppo viene attaccato da un gigantesco gorilla, alto ben 30 metri: gli uomini della spedizione scopriranno di trovarsi di fronte a Kong, una sorta di divinità per gli indigeni e l’unico della sua specie rimasto in vita per difende le altre creature di Skull Island da mostri altrettanto fuori scala ma davvero malvagi: gli Strisciateschi, creature rettiloidi dall’aspetto mostruoso e con alcune parti del proprio scheletro a vista.

Il Kong: Skull Island di Jordan Vogt-Roberts è un reboot della storia del re dei primati. Non cerca legami riconoscibili con film o capitoli precedenti, ma tenta di attualizzare la sua storia per renderla appetibile soprattutto per il pubblico più giovane. Tutto, quindi, nel film deve rispondere a esigenze commerciali ben precise: innanzitutto per un successo grande ci vuole un grande gorilla, e in questo caso con i suoi 30 metri dichiarati questo Kong è il più grande mai esistito. In secondo luogo, Kong: Skull Island doveva essere un ottimo punto di partenza per una saga che avrebbe dovuto abbracciare anche un altro grande re, quello dei rettili: Godzilla! Per quanto riguarda questo punto vi raccomandiamo di aspettare la bella sorpresa, dopo i titoli di coda, che sembra preludere a qualcosa in più di un Godzilla contro King Kong… ma staremo a vedere.

Molto è già stato detto del citazionismo che Roberts ha voluto instillare nel film. Tutto vero, anche in questo caso: collegando direttamente la trama del suo film fantastico con un periodo storico riconoscibile come quello della guerra del Vietnam, il regista carica appositamente il suo lavoro di rimandi a filmografia fuori-Genere, e ad un war movie, innanzitutto. Fin troppo chiaro è, infatti, l’omaggio ad Apocalypse Now, citazione [fotografica e d’atmosfera] che si ritrova facilmente anche nella locandina del film.

Kong: Skull Island, però, non tradisce la promessa fatta agli appassionati del Genere fantastico: ci si ritrova davanti ad un film di mostri carico di senso dell’avventura e di ritmo. Tante creature giganti: oltre a quelle già citate anche ragni enormi, polipi e insetti stecco più alti di una quercia…

Quello che, però, il Kong di Vogh-Roberts non centra e in molti momenti sembra proprio non cercare è il messaggio, la metafora da nascondere all’interno della scimmiesca corazza dell’enorme gorilla che si ritrova a rapportarsi con un mondo altro, assai differente di quello che vive isolato su Skull Island.

Aiutata da una colonna sonora assai presente e piaciona, Kong: Skull Island si interessa poco di dare un senso alto alla sotto-trama che vede ancora una volta lo scontro tra uomo e animali, tra progresso e natura, pur evidenziandolo in personaggi come quello affidato a Samuel L. Jackson, che subito dopo il primo scontro con Kong si trasforma in una sorta di Achab ossessionato dal catturare la sua balena bianca. L’atmosfera che pervade il film è fin troppo propensa al lasciarsi andare a siparietti ironici [fuori luogo, in molti casi], e a facilonerie risolutive imperdonabili al giorno d’oggi.

Kong è davvero molto umanizzato, plasmato fisicamente, mentalmente ed espressivamente sul machismo degli eroi cinematografici action degli anni ’80 e le teorie del mondo sotterraneo e della Terra cava, in qualche mondo rinviano a loro modo ad un mondo fantasy che da Viaggio al centro della Terra conduce a Pacific Rim [grazie anche alla chiusa di cui anticipavamo prima].

Non si esce a pancia vuota… ma con il senso di aver mangiato tanto senza aver realmente assaporato qualcosa di buono, sì. E il ripensare alle scene di lotta tra Kong e gli Strisciateschi come punta di diamante del film anche a distanza di giorni è tutto dire.

Luca Ruocco

KONG: SKULL ISLAND

Regia: Jordan Vogt-Roberts

Con: Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, Thomas Mann, John C. Reilly, John Ortiz, Corey Hawkins, Eugene Corderom Jason Mitchell, Shea Whigham, Terry Notary

Uscita in sala in Italia: giovedì 9 marzo 2017

Sceneggiatura: Max Borenstein, Derek Connolly, John Gatins, Dan Gilroy

Produzione: Legendary Pictures

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Anno: 2017

Durata: 118’

InGenere Cinema

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