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ELOHIM A COLORI: Intervista a Valerio De Cristofaro

La saga a fumetti di Elohim, creata da Mauro Biglino e Riccardo Rontini per Uno Editori, è arrivata al traguardo dei 10 volumi, concludendo la prima stagione. A distanza di poco più di un mese, la saga riprende da primo volume, “Preludio”, con un nuovo formato e a colori. Per saperne di più abbiamo incontrato il colorista e grafico della nuova edizione: Valerio De Cristofaro.

[Luca Ruocco]: Ciao. Spiegaci, innanzitutto, chi è Valerio De Cristofaro…

[Valerio De Cristofano]: Ciao Luca e salve a tutti, non è facile rispondere ad una domanda apparentemente così semplice, comunque ci proviamo, sintetizzando molto. Sono un creativo autodidatta con una grande passione per il “mito”. Nell’infanzia, come tutti i bambini, agendo con un pennarello su di un foglio feci la sorprendente scoperta che si potevano “lasciare dei segni”, cominciai a scarabocchiare ovunque potevo e per la gioia dei miei genitori perfino sulla carta da parati di casa. Oggi rimango della convinzione che non ero io ad essere “dotato” ma erano le persone che mi circondavano che esaltando il mio operato alimentavano in me questa impulsiva comunicazione. Provengo da studi tecnici ed ho iniziato a lavorare circa vent’anni fa come mero grafico multimediale, imparando ad utilizzare tutti i più importanti software di grafica digitale ed animazione. Erano i primi anni del nuovo millennio e qui in Italia internet cominciava la sua ascesa, quindi il lavoro non mancava. Nel corso degli anni ho avuto la possibilità di collaborare con varie strutture importanti e prestigiose, tra cui la RAI, e crescere professionalmente acquisendo nuove capacità tecniche. E adesso… sono anche un fumettista.

[LR]: Come sei entrato a far parte del progetto “Elohim” che ha da poco tagliato il traguardo dei 10 volumi?

[VDC]: Durante l’ascolto delle famose conferenze di Mauro Biglino, essendo io un disegnatore, venni colto dal desiderio di realizzare alcune illustrazioni ispirate a tali racconti, scoprendo poi con stupore che c’era stato qualcuno più veloce ed intraprendente di me: il grande Riccardo Rontini. Comprai appena possibile i primi tre volumi disponibili e tramite Facebook ho raggiunto Rontini, iniziando a seguirlo. Appena mise, sulla pagina Elohim, un post dove richiedeva collaborazione presi coraggio e lo importunai. Mi proposi esaltando le mie doti grafiche e mostrando i miei lavori che suscitarono in lui molta curiosità ed ammirazione. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando, una notte, preso dall’entusiasmo colorai una tavola del fumetto scaricata dal web, a bassa risoluzione ovviamente, inviandola il giorno dopo a Rontini che ne fu praticamente rapito. Da quel giorno non ci siamo più persi di vista.

[LR]: Come e da chi nasce la scelta di dare immediatamente una seconda vita, a colori e in un nuovo formato, alla serie a fumetti di Biglino e Rontini?

[VDC]: L’idea ovviamente era in embrione, Rontini credo abbia sempre immaginato le sue tavole “colorate”, ma lavorando da solo sarebbe stato lunghissimo da realizzare e non saremmo, a questo punto, in possesso dei dieci volumi che compongono la prima serie. Come detto prima, dopo la visione della sua “tavola colorata” Rontini prese la palla al balzo comunicando all’editore la possibilità e la volontà di ristampare il tutto finalmente a colori. Anche Uno Editori ne fu entusiasta e quindi mi contattò per affidarmi questo nuovo oneroso compito. Colorare la saga Elohim. Da lì ho sentito Rontini giornalmente e abbiamo avviato una fantastica e proficua collaborazione.

[LR]: Ci racconti in cosa è consistito tecnicamente il tuo lavoro su “Volume 1 – Il preludio”?

[VDC]: Il mio operato si è speso su più fronti. Nella prima fase mi sono occupato di colorare le tavole di Rontini, donandogli quel calore di cui avevano bisogno, studiando con lui le varie ambientazioni e decidendo quindi le varie tonalità per i soleggiati ambienti aperti, per quelli chiusi dove le luci artificiali sono una costante e per gli equipaggiamenti degli stessi personaggi del fumetto. In una seconda fase mi sono occupato dell’impaginazione del volume stesso, e durante questo delicato passaggio abbiamo ipotizzato una riduzione del formato e deciso che andava assolutamente valorizzato con nuove pagine e schede di spiegazione rivedendo anche il glossario, integrandolo con nuove voci. Da lì l’idea di inserire alcune mappe del mondo e delle terre in oggetto, uno schema del sistema solare, una cronologia degli eventi più importanti e addirittura un estratto dal libro I geni manipolati di Adamo di Pietro Buffa, edito da Uno Editori, dove si riportano interessanti evidenze scientifiche sul DNA, i geni e sul cosiddetto “cambio di assetto cromosomico”, tanto per aiutare il lettore più volenteroso ad approfondire senza perdersi in uno spazio/tempo narrativo molto dilatato.

Quindi riordinato tutto è stato deciso un nuovo stile grafico che percorresse tutto il volume con i bellissimi emblemi pensati e disegnati da Rontini che andranno a valorizzarla le copertine e le pagine interne. Oltre al padre del colore dunque, sono anche il grafico del progetto… per ora.

[LR]: Su che tonalità di colori hai pensato di lavorare per rendere più vivo il mondo dei visitatori spaziali protagonisti di “Elohim”? Ci spieghi i motivi di questa scelta?

[VDC]: Devo dire che è stato divertente e non ho incontrato particolari difficoltà, ogni tavola che coloravo la mostravo a Rontini il quale la osservava con me valutando cosa sarebbe stato meglio fare. Cambiavo, modificavo e proponevo fino a che il risultato non soddisfaceva entrambi. Le tinte per i paesaggi esterni sono state più semplici da realizzare, vi era poco da inventare, un albero è un albero, mentre più elaborato è stato capire e scegliere come colorare le tute, i mezzi, e tutti gli strumenti degli “Elohim”, evidenziando il contrasto tra la materia del pianeta Terra e la tecnologia di cui costoro erano in possesso. Ovviamente Rontini è l’ideatore di tutto lo scenario quindi dovevo assolutamente capire cosa aveva in mente quando lo disegnava. L’incrocio dei nostri stili ci ha guidato verso una sintesi affascinante e di grande effetto. Il risultato ci lascia soddisfatti e ci dà la spinta per proseguire il lavoro, migliorandolo sempre di più là dove ce ne fosse bisogno. Spero vivamente che la nostra collaborazione sia solo all’inizio e che regali nel tempo tante altre gioie ai nostri affezionati lettori.

[LR]: Una curiosità: dicevi che prima di entrare a far parte di “Elohim” avevi già avuto modo di conoscere gli studi e le traduzioni bibliche di Mauro Biglino… Qual è il tuo pensiero a riguardo?

[VDC]: Certamente. Conosco gli studi di Mauro Biglino da molti anni, sin dalle sue prime videoconferenze disponibili sul web, ne ho viste e ascoltate moltissime.  Avendo letto precedentemente gran parte dell’opera di Zecharia Sitchin, avevo avuto modo di avvicinarmi alla cosiddetta “teoria degli antichi astronauti” e la scoperta di Mauro fu illuminante per il proseguo del percorso.  Ovviamente, come quasi tutti noi, sono stato battezzato alla religione cristiana cattolica e ho fatto la comunione ma da quando ho capacità di pensiero autonomo, l’ateismo è sembrata la via più logica. Il “mito” mi ha sempre affascinato, sin dai tempi delle scuole medie con le lezioni di “narrativa epica”, quindi mi è stato facile unire tutti gli elementi e farmi trasportare dalle parole di Biglino, prendendo tutto come lui stesso ripete sempre: “facendo finta che…”. Non amo i fanatismi quindi rimango rispettosamente a distanza da tali argomenti, lascio parlare chi, come Mauro Biglino, è da più di 40 anni che li “studia”. Sono un artista e come tale ricerco sempre una visione alternativa delle cose, ogni stimolo è ben accetto e in tal caso Mauro Biglino ne sa infondere molti. Devo ammettere che accettando la versione alternativa di cui stiamo parlando, a mio avviso, tutto appare più plausibile. La lunga storia dell’uomo emerge in una versione inedita e ricollega tutti quei tasselli incomprensibili se analizzati singolarmente. Bisogna disimparare ciò che si è imparato per riuscire a riconoscere i recinti che ci opprimono e addirittura superarli.  Concludo dicendo che la gran parte delle cose che Mauro Biglino dice riguardo la Bibbia sono tutte verificabili. Io continuo nella mia ricerca valutando in autonomia chi ascoltare e che cosa leggere. Non ho credenze o dogmi particolari… tutto è in divenire.

[LR]: Come e con che cadenza arriverà in libreria la nuova avventura editoriale a colori di “Elohim”?

[VDC]: Tutto dipenderà dalla velocità con cui lavoro ovviamente. Il secondo volume “In principio” sarà pubblicato a fine febbraio, gli altri usciranno a seguire, compatibilmente con gli altri impegni professionali che sono in costante aumento. Ovviamente è una decisione che alla fine prenderà l’editore, comunque in linea di massima credo di poter garantire un volume ogni tre o quattro mesi. Si potrebbe integrare la squadra con altri elementi che potrebbero velocizzare i tempi di pubblicazione e soddisfare i palati fini dei nostri lettori. Vedremo nei prossimi mesi.

[LR]: Oltre a “Elohim” quali sono, al momento, i progetti a cui stai lavorando?

[VDC]: Come detto sto collaborando da una decina d’anni con Rai Cultura dove sono impiegato sia nel settore del web che in quello della televisione. Collaboro con una giovane casa editrice romana, di un mio carissimo amico, la NED Edizioni per la quale svolgo il lavoro di grafico e art director avendo impaginato e curato tutti i libri da questa pubblicati, realizzando e firmando anche le copertine e alcune illustrazioni. Ultimamente ho ricevuto l’incarico di realizzare quattro tele molto grandi in stile Pop da esporre in una rinomata galleria di Dubai, città degli Emirati Arabi. Sono molto soddisfatto, ovviamente è solo l’inizio, non mi fermerò mai e voglio continuare a crescere per riscoprire ogni volta che non ci sono limiti. Spero di non avervi annoiato più del dovuto e auguro buona lettura a tutti quelli che avranno voglia di immergersi nella strepitosa saga Elohim. A presto.

Luca Ruocco

Roma, gennaio 2017

InGenere Cinema

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