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MAN IN THE DARK di Fede Alvarez

man-in-the-dark1Rocky, Alex e Money sono tre ragazzi che, pur di continuare a sperare in un futuro migliore, stanno racimolando un piccolo gruzzolo con dei piccoli furti in appartamento, per partire verso una nuova vita in California. Hanno delle regole che li tengono lontani dai guai grossi: rubare solo oggetti e non contanti e non portarsi mai dietro armi.

Almeno fino a quando non gli si para davanti un colpo molto più goloso dei precedenti: un vecchio ex militare cieco che aveva perso la figlia in un tragico incidente stradale e aveva ricevuto dai suoi assassini un risarcimento a 5 zeri. I tre ladri si insinuano nella casa del vecchio nottetempo, dopo aver addormentato il suo aggressivo rottweiler con un boccone drogato.

La casa è davvero grande e malandata, e si erge al centro di un quartiere ormai fantasma. I tre infiltrati hanno sin da subito problemi nello scovare il posto dove il loro ospite ha nascosto il ghiotto salvadanaio. Ma non possono certo aspettarsi che l’ex militare sia ancora così in forma tanto da riuscire a tenere testa a tutti loro, dimostrando di possedere qualità di certo sopra la media… prima fra tutte quella di non subire alcun effetto dall’inalazione di un’intera bottiglietta di gas narcotico.

man-in-the-dark2Mentre i ragazzi, infatti, si aggirano sicuri tra le stanze in cerca della cassaforte, sicuri di aver narcotizzato il padrone di casa, ecco che il cieco si presenta in salotto come niente fosse e inizia a sfoggiare la potenza dei suoi muscoli, un olfatto inumano, un intuito da sesto senso e anche un bel po’ di fortuna.

La vicenda, insomma, perde quasi subito di credibilità, anche se può contare sull’ottima regia del Fede Alvarez del buon remake de La casa, che inanella una serie di piani sequenza niente male tra i corridoi e le stanze semibui della casa, in alcuni momenti addirittura da vertigine.

Anche in questo Man in the Dark, suo secondo lungometraggio, Alvarez ha alle spalle la Ghost House Pictures di Sam Raimi, anche se stavolta la storia [scritta a quattro mani con Rodo Sayagues] sembra guardare più a La casa nera di Craven.

man-in-the-dark3Certo sempre di “case” si tratta… e in una buona casa da thriller-horror non può mancare un degno spazio narrativo regalato alla cantina. La troverete anche in Man in the Dark: cantina con “sorpresa”, che sembrerà per qualche minuto voler aprire parentesi orrorifiche, decidendo poi di non lasciare il territorio thrilling.

A non far decollare il progetto è innanzitutto una credibilità che si fa sempre più esigua con lo scorrere dei minuti e le dimostrazioni delle super doti della non-vittima, ma pesa anche una certa caduta di stile narrativo e uno spegnersi dell’interesse registico nella seconda parte del film.

Luca Ruocco

MAN IN THE DARK

1.5 Teschi

Regia: Fede Alvarez

Con: Jane Levy, Dylan Minnette, Daniel Zovatto, Stephen Lang

Uscita in sala in Italia: giovedì 25 agosto 2016

Sceneggiatura: Fede Alvarez, Rodo Sayagues

Produzione: Ghost House Pictures, Good Universe, Sony Pictures Entertainment

Distribuzione: Warner Bros. Italia

Anno: 2016

Durata: 88’

InGenere Cinema

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