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Le battaglie del secolo: IL GUANTO DELL’INFINITO I – DIO

il-guanto-dell-infinitoSu Le battaglie del secolo de La Gazzetta dello Sport è arrivato il momenot di Jim Starlin e George Pérez e della loro mini-saga Il guanto dell’infinito. Il primo volume, “Dio”, che raccoglie i primi tre numeri della saga, oltre alle schede e ai saggi de La Gazzetta, introduce alla spietata guerra da combattere ai limiti dell’universo. Una guerra che, come Le battaglie del secolo ci hanno ormai abituato, coinvolgerà gran parte dei superuomini Marvel: in questo caso, tra gli altri Silver Surfer, Doctor Strange, Capitan America, Thor, Iron Man, Hulk, Spiderman… e tanti altri.

La guerra, in questo caso, è innescata dal malvagio Thanos che, circuita nientemeno che la Morte, ed entrato in possesso delle sei gemme dell’infinito, cardini dell’universo che gli permettono di comandare su tempo, spazio, mente, anima, realtà e potere.

Come pegno di un amore, in verità non corrisposto, Lady Morte chiede al suo spasimante di far fuori la metà degli esseri viventi che infestano il Pianeta Terra.

Dopo aver eretto, sospeso nello spazio, un gigantesco santuario in onore alla Nera Signora che tanto somiglia al castello di Grayskull, Thanos esegue: l’umanità, il regno animale e anche i superuomini, subiscono una drastica scrematura.

Silver Surfer percepisce quest’ondata di morte e si precipita ad avvisare Strange…

Nel primo volume de Il guanto dell’infinito, la storia non entra affatto nel vivo: il tutto si risolve con una approfondita carrellata sui personaggi principali e sulla presentazione dell’esercito di quelli che, almeno in “Dio” sembrano essere dei super-comprimari. Il tutto si interrompe proprio col principio del primo attacco dei buoni contro il malvagio Thanos.

I disegni di Pérez, che non riuscirà a garantire le sue matite per l’intera saga de Il guanto dell’infinito, hanno un sapore un po’ troppo vintage, anche a causa della colorazione, e il primo volume mostra qualche pecca di ingenuità anche per quanto riguarda la sceneggiatura.

Torneremo a parlarvene sulle nostre pagine.

Luca Ruocco

InGenere Cinema

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