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Edizioni Inkiostro: Intervista a Rossano Piccioni

piccioni4Sulle pagine di InGenereCinema.com vi abbiamo più volte parlato delle creature di casa Edizioni Inkiostro, aggiornandovi sulle nuove uscite e intervistando alcuni dei suoi autori. Oggi abbiamo incontrato Rossano Piccioni, fondatore e direttore della casa editrice indipendente per palare dei progetti già in corso e di quelli in cantiere.

[Luca Ruocco]: Ciao, Rossano. Siamo felici di ospitarti tra le nostre pagine virtuali. Raccontaci dei tuoi primi passi nel mondo del fumetto. Quando hai capito che il disegno e “le nuvole parlanti” sarebbero diventati il tuo futuro?

[Rossano Piccioni]: Ho sempre disegnato ed è stato sempre un bisogno fisiologico. Poco importa come e perché: fumetti, tele, storyboard. L’importante è riversare esternamente questo bisogno di raccontare.

[LR]: Parlaci di Edizioni Inkiostro, la casa editrice indipendente che da anni porti avanti…

[RP]: E’ nata dalla voglia di esprimermi in assoluta libertà senza rendere conto a nessuno. Fumetti liberi privi di condizionamenti.

[LR]: “Cannibal Family”, “La iena”, “Paranoid Boyd”… Sono solo alcune delle testate che hai tenuto a battesimo. Tutte legate da una ricerca fatta all’interno del Genere e molto spesso dell’“estremo”. Cosa trovi di particolarmente accattivante o magnetico all’interno di questo mood narrativo?

[RP]: Cannibal come La iena e Paranoid approfondiscono l’orrore del reale. Ognuno di essi approfondisce in maniera diversa la paura.

[LR]: E come lettore di fumetti, quali sono i tuoi autori, disegnatori o serie preferiti?

[RP]: Bernèt, Font, De La Fuente ma anche molti altri.

[LR]: Ho cognizione di cosa significhi portare avanti delle produzioni o dei progetti di cinema indipendente, e qualche esperienza riguardo l’editoria a zero-budget. Come riesci a tenere a galla la tua casa del fumetto indie? Quanto lavoro c’è, oltre a quello creativo che è quello più visibile?

[RP]: Difficile rispondere in breve. Coordinare tutto diventa sempre più difficile. Ho dei validi collaboratori come Stefano Fantelli e Giovanni Pettola. Il dietro le quinte è un marasma di email, contatti, lavoro, lavoro, lavoro invisibile.

[LR]: “Cannibal Family” è una delle testate più durature della scuderia Inkiostro. Nata in collaborazione con lo sceneggiatore Stefano Fantelli, la serie mescola il Genere cannibal con i topoi classici del new horror americano [la famiglia degenere…] e ambientazioni cangianti che toccano il romanzo bellico e molto altro… Come è nata la serie? Cosa ci riserverà in futuro e come sta rispondendo il pubblico di lettori alla serie cannibale?

[RP]: Il lettore di Cannibal subirà la metamorfosi fisica e psicologica del mio Alfredo Petronio in quello di Stefano Fantelli. C’è un processo di trasformazione in atto. Non tutti i lettori percepiscono la grandezza di questa trasformazione. La psiche si evolve in base agli eventi vissuti. Gioia, dolore, follia, paura si mescolano nella vita dei Petronio come nella nostra. Oggi io non sono lo stesso uomo di 20 anni fa. Chi si sofferma sugli eventi narrati e non ne va in profondità, non sta capendo a fondo Cannibal. E’ normale poi che il tutto deve essere romanzato a fumetti. Quindi dobbiamo offrire un prodotto anche fruibile ai più. L’episodio del Giappone sarà la chiave di volta per innescare questo processo di trasformazione.

[LR]: Avete da poco presentato il terzo e più poderoso numero di “Paranoid Boyd”, di Andrea Cavaletto ed anche “Torture Garden” di Barbara Baraldi. Noti per essere anche parte dello staff di “Dylan Dog”. Quanto ha contato il nome e il curriculum del creatore al momento della proposta? Ci parli un po’ di queste due serie?

[RP]: Ad Andrea come a Barbara ho chiesto di esprimersi in assoluta autonomia senza nessun vincolo. E’ e sarà sempre il mio sentiero che chi sale su Edizioni Inkiostro deve seguire. Libertà espressiva sotto ogni punto di vista. Essere sceneggiatore di Dylan Dog aiuta? Si, certo, può aiutare. Ma sono anche sicuro che il lettore Ink ti legge una volta, poi un’altra e se gli piace quello che scrivi fuori Dylan continua a comprarti, altrimenti ti molla ugualmente. Il mio lettore vuole qualcosa di diverso. Di unico. Vuole qualcosa fuori dagli schemi ma che rispetti la comunicazione a fumetti classica. Paranoid si sta ritagliano uno spazio davvero interessante ed è un’esplorazione dell’orrore davvero allucinata.  Torture Garden è uscito da poco siamo al numero uno e la serie di Barbara è partita già con il botto.

[LR]: Qualche consiglio a chi vorrebbe proporsi a Inkiostro come sceneggiatore o disegnatore…

[RP]: Sapere cosa stampiamo, cosa pubblichiamo, come ci muoviamo. Sembra stupido ma molti degli esordienti che arrivano non sanno nemmeno quale linea editoriale abbiamo. Non hanno mai letto un nostro albo. Succede anche in altre case editrici. Ecco questa cosa è una mancanza di rispetto verso qualsiasi editore e casa editrice.

[LR]: Ci parli un po’ anche de “La iena”, la prima seria a fumetti da te creata nella doppia veste di sceneggiatore e disegnatore?

[RP]: La iena racconta le vicende di questo poliziotto corrotto fino al midollo, Tom Bacardi. Un viscido sbirro che si muove nella Tjguana degli anni 70/80. La mia idea era quella di diversificare l’orrore di Cannibal da quello de La Iena. Quando creai il personaggio capii che i miei impegni erano tali che non mi avrebbero permesso di dedicarmi a pieno a questo personaggio. Ho parlato quindi con Luca Blengino, sceneggiatore Casterman e Dargoud, spiegandogli chi doveva essere Tom. Luca sta facendo un lavoro fantastico. Oltre a scrivere divinamente riesce a dare un ritmo elettrizzante alle sue storie, rispettando perfettamente il carattere di Tom. Abbiamo tirato su una serie che sta riscuotendo un successo notevole. Avete presente The Shield, Il cattivo tenente, il prossimo 911, Cani da rapina e tutti i poliziotteschi di Di Leo, ecco…  Tom, La Iena, è la loro evoluzione.

piccioni3[LR]: L’ultima collaborazione a cui hai dato vita è quella con Adriano De Vincentis, Emanuele Taglietti e Alessandro Scacchia.  Quale sarà lo sviluppo di questo progetto di Edizioni Inkiostro?

[RP]: Ho sempre avuto in testa questo personaggio femminile. Sono un paio d’anni che pensavo intensamente a lei. Ho incontrato Adriano e gli ho proposto di diventare il creatore grafico di questa meraviglia. Adriano ha dato carne alle mie idee. Quando l’ho vista non vi nascondo la mia emozione e commozione. Sarà un horror erotico che strizzerà l’occhio a tutta quella produzione meravigliosa made in Italy come Sukia, Necron, Belzeba ma ne modernizza i contenuti e il taglio grafico. Ho chiamato il maestro Taglietti per realizzare le cover e Scacchia per realizzare alcuni interni insieme a me. Questa mini uscirà nel 2017 e verrà presentata a Lucca Comics 2016.

[LR]: Hai altri progetti in cantiere di cui puoi rivelarci qualcosa?

[RP]: Sto disegnando un libro interamente ad acquerello su testi di Claudio Chiaverotti e La Contorsionista nata da una mia idea e poi sviluppata in sceneggiatura da Luca Blengino. In cantiere abbiamo Coskiller di Maurizio Ricci, Alessandro Germani e Antonello Cosentino; 16 di Alessandro Crippa per Marco Patrucco; I figli del silenzio di Andrea Garagiola ed infine Aky di Francesco Tatoli. Ma anche molto altro in fase embrionale.

[LR]: Quali sono i prossimo appuntamenti in cui i lettori potranno trovare lo stand di Edizioni Inkiostro?

[RP]: La prossima tappa è a LUCCA!

Luca Ruocco

luglio 2016

InGenere Cinema

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