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MAR DULCE – Acqua, Amore, Morte di AA. VV.

Mar dulceTra gli stati d’animo che legano i quattro racconti compresi nell’antologia Mar Dulce – Acqua, Amore, Morte, c’è sicuramente il malessere, legato ad un profondo senso di disagio che ha origini antiche, tanto da far perdere l’equilibrio ai protagonisti che ne sono affetti, alle prese con le deformità della loro mente. È davvero materiale narrativo esclusivo questo contenuto in Mar Dulce, edito da Cut-up Publishing per la collana Incubazioni, sempre attenta a promuovere libri alternativi legati ad un’impronta horror che si mescola con altri Generi.

Si parte con il racconto La ballata di Ballard e Sandrine dello scrittore statunitense Peter Straub, edito negli USA nel 2011 e pubblicata per la prima volta in italiano grazie a Cut-up Publishing.

Come la maggior parte della sua produzione, anche qui Straub mescola il Genere horror con quello fantastico, e il risultato è eccellente, perché il lettore, volente o nolente, è trascinato in una storia misteriosa e coinvolgente, dove molti sono i punti interrogativi: una storia che si svolge nell’arco di venticinque anni e in continuo divenire.

I protagonisti sono Ballard e Sandrine, una coppia con una forte differenza di età, entrambi ossessionati dal sesso e dal fascino dell’erotismo. I due, in viaggio su uno yacht che si fa strada lungo il rio delle Amazzoni, guardano i loro corpi e ammirano il corpo dell’altro, vittime della loro stessa apparenza e chiusi in una vita di coppia che li estranea dal resto del mondo ma della quale non sembrano soffrire, alle prese con dialoghi, all’interno del salotto della suite, sul sesso e sull’identità dei loro servitori, che non incontrano mai e che preparano per loro piatti squisiti di indecifrabile derivazione. Al centro dei loro discorsi c’è anche il loro primo incontro, quando Sandrine, ancora minorenne, fece colpo su Ballard, dando inizio, con i dovuti tempi, ad un rapporto fatto di perversione e rivelazioni, dove il piacere e la paura la fanno da padrone.

Di altro Genere è Midnight Baby Horror Lolita, di Caleb Battiago alias Alessandro Manzetti – fresco vincitore del premio letterario assegnato all’ultima edizione dei Bram Stoker Awards per la raccolta di poesie Eden Undergound. Si tratta di una storia estremamente drammatica che ha come protagonista una procace Lolita, vittima di abusi dai quali sembra voler disperatamente fuggire, ma attraverso i quali sente il fascino del suo corpo, provocando piacere nei ‘mostri’ di turno che godono di lei, e vivendo via via con il passare del tempo i cambiamenti del suo corpo così evidenti nell’età dello sviluppo. La ragazza, da un passato di sottomissioni e terribili turbe psichiche, passa ad un presente in cui affila le unghie e, traendo forze dalle nuove forme del suo corpo che l’hanno resa donna, si trasforma in una killer assetata di vendetta, in preda a deliri e allucinazioni. Un racconto dai toni forti, molto spinti, scritto con un linguaggio diretto.

Le mura familiari tornano protagoniste in Il padre della bambola, un racconto assolutamente originale firmato da Paolo Di Orazio, un autore che, come Stefano Fantelli – che firma il racconto di chiusura del volume – non ha certo bisogno di presentazioni. Di Orazio stavolta è alle prese con un racconto suggestivo, prima di tutto a causa delle atmosfere descritte con sensibilità dall’autore, che coinvolge il lettore all’interno di un vortice in cui è la mente umana ad essere analizzata, in una sorta di gioco al massacro che distrugge le poche e labili sicurezze dei protagonisti, un padre e una figlia coinvolti in un rapporto ambiguo, fatto di tenerezze, ma anche di perversioni, piegate dal loro stesso vittimismo e da quella sensazione di freddo che attanaglia il povero Devis, oltre che dalla paura che uno dei due possa venire a mancare, destabilizzando colui che rimane in vita. La bellezza di questo racconto sta proprio nella sua evoluzione, che trascura il lettore in una seconda parte in cui il thriller psicologico la fa da padrone, i due protagonisti, in uno scambio di ruoli, diventano vittima e carnefice e dove la schizofrenia prende il sopravvento. Di Orazio firma anche le belle illustrazioni all’interno del libro, mentre Menton 3 è l’autore di una splendida copertina che possiamo vedere appieno al termine del racconto di Straub.

Die Romantic – La vergine, la madre e la vecchia signora di El Brujo-Fantelli è un racconto che da largo spazio all’immaginazione; che vede protagonista una creatura maligna, Amanda, autrice di terribili torture che infligge con il suo stesso corpo nei confronti delle sue stesse vittime. Dalle descrizioni che fa di questo essere Fantelli, sembra quasi di aver davanti questa creatura mostruosa, suadente e sinuosa, cattiva e malata di violenza, e questo grazie all’abilità dello scrittore di tradurre con un linguaggio preciso la sua immaginazione. Il racconto si chiude con il riferimento ad una ninna nanna che ruota intorno ad una vergine, una madre e una donna anziana, e ad un fiume… e che sembra aprire le danze per un nuovo racconto.

Gilda Signoretti

MAR DULCE – ACQUA, AMORE, MORTE

4 Teschi

Autore: AA. VV.

Editore: Cut-up Publishing

Pagine: 185

Illustrazioni/Foto: Si

Costo: 16,00

Gilda Signoretti

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