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FANTASTICHERIE DI UN PASSEGGIATORE SOLITARIO di Paolo Gaudio

fantasticherie-di-un-passeggiatore-solitario1Vincitore del Premio “Mario Bava” come Migliore Opera Prima in occasione della 35esima edizione del Fantafestival, Fantasticherie di un passeggiatore solitario, di Paolo Gaudio, si sta lentamente ma inesorabilmente facendo strada tra i prodotti figli di un buon cinema indipendente nostrano.

Noi di InGenere Cinema ci teniamo a marcare questa differenza molto importante tra cinema amatoriale e indipendente, in quanto le due categorie tendono troppo spesso a confondersi, soprattutto grazie a quel calderone gigantesco che è internet.

Il film di Paolo Gaudio è una storia semplice e ben scritta che utilizza diversi linguaggi narrativi: l’animazione a passo uno [ o stop motion], che forse si lega al lato più romantico dell’animo del regista, quello legato al suo curriculum di animatore, quando si faceva contaminare da registi di riferimento come Tim Burton, Terry Gillian, Richard Donner. Poi c’è quello più nichilista e decadente, rappresentato dallo scrittore Jean Jaques [Luca Lionello], da cui viene fuori il suo trascorso da studente di filosofia; e poi c’è il filo conduttore che unisce le tre storie, vale a dire il punto di vista di Theo [Lorenzo Monaco], segnato da una drammatica vicenda personale che sviluppa un amore per le opere incompiute.

fantasticherie-di-un-passeggiatore-solitario2I riferimenti e le citazioni all’interno di questo piccolo film sono molteplici, e vanno dalla cultura pop, con rimandi ai Kiss e ai film che hanno influenzato il giovane autore, non però solo di tipo musicale o cinematografico, ma provengono anche dal piano letterario e filosofico. Il più chiaro conduce a Rousseau, a cui ci si lega fin dal titolo che si rifà alle Fantasticherie del passeggiatore solitario scritto da quest’ultimo.

Theo è uno studente di filosofia ed è anche il megafono utilizzato dal regista per esprimere il suo pensiero circa la vita, gli amori e anche la settima arte, ma c’è anche la figura del bottegaio della Boutique Infernale [Domiziano Cristopharo], che ha una funzione importante nella storia, ha spiegato il regista in conferenza stampa, in quanto rappresenta il fallimento di una generazione che purtroppo ha la sua stessa età.

fantasticherie-di-un-passeggiatore-solitario3Persone che non hanno saputo raccogliere l’eredità lasciata dai propri genitori, i propri nonni e che, in generale, sono stati capaci di vivere di ricordi che li hanno segnati in età fanciullesca, dilapidando il capitale ereditato dagli stessi. Per cui la speranza di Gaudio è anche quella di un risveglio da questo torpore creativo dilagante, che è figlio del troppo benessere e dell’accidia che ha dominato l’occidente in questi anni, e di creare qualcosa di nuovo che ci rappresenti, non avendo paura di mostrare le nostre infinite contraddizioni o i mostri più lugubri della nostra mente.

Paolo Corridore

FANTASTICHERIE DI UN PASSEGGIATORE SOLITARIO, Gallery Conferenza Stampa:

 

FANTASTICHERIE DI UN PASSEGGIATORE SOLITARIO

4 Teschi

Regia: Paolo Gaudio

Con: Luca lionello, Lorenzo Monaco, Nicoletta Cefaly, Domiziano Cristopharo, Fabiano Lioi

Uscita in sala in Italia: giovedì 26 novembre 2015

Sceneggiatura: Paolo Gaudio

Produzione: Smart Brands Group

Distribuzione: Mediaplex

Anno: 2015

Durata: 83′

 

InGenere Cinema

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