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PREMONITIONS di Afonso Poyrat

Perché un thriller con elementi paranormali come il Premonitions di Afonso Poyrat non funziona?

Le motivazioni sono diverse, ma sarebbe forse di primario interesse elencare qualche punto che avrebbe dovuto rappresentare per il film un arsenale di armi da usare a proprio favore che, però, si sono rivelate tutte caricate a salve.

Iniziamo da quella più vistosa: un cast di attori capitanati da un vecchio blasonato come Anthony Hopkins che trova il suo contraltare nel più giovane Colin Farrell, con la funzione di fungere da utile specchietto per allodole che possa dopare un film dalla potenza muscolare adatta per un’uscita direct to video e farlo, invece, sbucare in sala. Hopkins, tra l’altro, probabilmente cosciente dello spessore totale del progetto, sembra poco interessato ad andare oltre la soglia della sufficienza, e Farrell potrebbe benissimo essere chiunque altro, ma tant’è…

Passiamo alla trama: sulla locandina italiana, sul faccione dell’ex Hannibal Lecter campeggia la domanda “Come fermare un killer che prevede il futuro?”, domanda che fa presagire la presenza di un assassino veggente.

Un’ipotesi che, in verità, nel film si affaccia dopo una prima parte in cui l’unica sicurezza in ambito è rappresentata dalla presenza di un chiaroveggente al servizio dell’FBI, Hopkins, che ritorna sul campo dopo molti anni, e con un non indifferente trauma familiare alle spalle, per dare supporto al vecchio amico Joe Merriwether [Jeffrey Dean Morgan] durante un caso molto difficile da risolvere.

premonitions3Una serie di omicidi apparentemente slegati l’uno dall’altro si succedono, e Joe e la sua collega psicologa Katherine Cowles [Abbie Cornish] non sanno osservarli come fossero i tanti pezzi di un unico puzzle, nonostante il modus operandi denunci la presenza di un unico assassino.

L’intuizione e la sensibilità del sensitivo aiuteranno i due agenti speciali ad inquadrare il caso all’interno della giusta cornice, ma l’ingresso in campo di un quarto protagonista cambierà per sempre le vite dei tre uomini di legge.

La struttura del film, ambientata all’interno delle fila dell’FBI inframmezzando le ricerche dell’omicida con le visioni apparentemente incomprensibili che distolgono continuamente l’investigatore dalla realtà oggettiva, riportano alla mente le indagini di Frank Black nella serie Millennium di Chris Carter.

premonitions2Della serie, però, mancano a Premonitions tutta l’aura dark che portava alla realizzazione di visioni terrorizzanti e oscure, del tutto opposte a quelle realizzate nel film di Poyrat davvero troppo stucchevoli e patinate, che più di una volta riportano alla mente immagini più adatte ad un videoclip o, ancor peggio, ad uno spot pubblicitario, piuttosto che ad un thriller paranormale. Immagini talmente “estranee” che, invece di crear tensione, distolgono lo spettatore da qualsiasi tentativo di catarsi.

Premonitions non convince e rimane, anche grazie ad un finale carico di un moralismo assai retorico, un titolo di cui non resterà traccia all’interno della storia del Genere.

Luca Ruocco

PREMONITIONS

1.5 Teschi

Regia: Afonso Poyrat

Con: Anthony Hopkins, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish, Colin Farrell

Uscita il sala in Italia: giovedì 12 novembre 2015

Sceneggiatura: Sean Bailey, Ted Griffin

Produzione: Filmnation Entertainment

Distribuzione: Leone Film Group, Adler

Anno: 2015

Durata: 101’

InGenere Cinema

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