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ROMA TERMINI di Bartolomeo Pampaloni

Roma Termini locandinaPresentato alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, all’interno della sezione Prospettive Italia, Roma Termini è il primo lungometraggio di Bartolomeo Pampaloni. Di origini fiorentine, il regista ha scelto di dedicare la sua prima fatica proprio alla stazione romana:Roma Termini, certamente la stazione più affollata e frequentata d’Italia.

Chi vive a Roma, o chi ci è solo passato, avrà sicuramente notato quanto sia caotica questa stazione, ma, soprattutto, avrà notato quante realtà diverse vi si intrecciano. Ai passanti, ai viaggiatori, o ai visitatori, si sovrappongono i senzatetto. Questi ultimi, provenienti da diverse parti del mondo, oltre che italiani, considerano la stazione un po’ la loro casa. Per i clochard vivere nei pressi della stazione non è ovviamente una condizione positiva, soprattutto d’inverno, quando una coperta per dormire non basta e bisogna sopportare il freddo, seppure Roma sia una città dal clima mite.

Roma Termini foto 1I senzatetto che si aggirano intorno alla stazione vorrebbero andare via da lì, ma non hanno alternative, almeno sul momento. Alcuni tra loro hanno stretto amicizia, e cercano di venirsi incontro l’uno all’altro come una grande famiglia, ma le tensioni non mancano.

Pampaloni dirige un documentario sincero, molto schietto, nel quale, più che spazio per sentimentalismi o sentimenti di pietà, si dà rilievo ai pensieri di quattro senzatetto, che, oltre a ragionare sulla loro condizione di emarginati, si lasciano andare a riflessioni, talvolta anche poetiche, sulla vita e sull’amore. Ciò che viene fuori dai colloqui che Pampaloni [che non vediamo mai] ha con loro, è un profondo senso di delusione verso sé stessi, che nasce dalla consapevolezza dei propri fallimenti.

Sono molte le cose che i quattro protagonisti del documentario si rimproverano, tra cui il non aver saputo affrontare delle situazioni delicate, come il divorzio.

Roma termini foto 2Pensiamo a Stefano, che dalla Sicilia è giunto a Roma, dopo la fine della relazione con sua moglie. Nella capitale, Stefano, un po’ perché si è lasciato andare, un po’ per la difficoltà di trovare lavoro, è finito a vivere per strada. Lo si legge negli occhi che ha molto rancore verso la sua ex, e la durezza dei suoi comportamenti è la chiara espressione della sua sofferenza.

Più loquace, ma anche molto più fragile, è Angelo, un senzatetto che, dopo essere stato cacciato da casa da sua moglie, in quanto alcolizzato, si aggira intorno alla stazione, e, tra una bottiglia e l’altra, parla e scherza con i passanti, e chiede loro una sigaretta. Angelo ha scoperto la sua omosessualità, ed è legato ad un ragazzo che non sembra avere alcun rispetto per lui, e che arriva a picchiarlo spesso, sempre per motivi futili.

Angelo sa di aver bisogno di entrare in comunità, ma nel frattempo prende tempo. Sa essere generoso, tanto da preoccuparsi di tagliare le unghie ad un senzatetto, e magari prendersi anche un ceffone.

Roma Termini foto 3E poi c’è Gianluca, che ci tiene al suo aspetto, e infatti cerca sempre di indossare abiti puliti, ma soprattutto di avere un volto rasato e i capelli corti.

Per questo motivo si reca sempre dal parrucchiere Milko, che taglia i capelli a 2 euro ai clochard. A loro si aggiunge Tonino, un senzatetto anziano, riflessivo e appassionato di canto. Loro amico è Mary, un uomo taciturno, distaccato e disilluso. Non conosciamo il suo passato, ma sappiamo che non crede nell’amore, e, a suo dire, nella sua vita non si è mai innamorato.

Pampaloni dirige un documentario curioso, diretto, ma non originale. C’è umanità dietro questo lavoro, e lo si capisce dalla confidenza con la quale i senzatetto – e talvolta i loro parenti, raggiunti telefonicamente dal regista – hanno con lui. Si ha però l’idea che il documentario non sia completo, come se mancasse un punto di passaggio che porti al finale, e che tutto rimanga troppo sospeso.

Da sottolineare la naturalezza con la quale i protagonisti parlano alla telecamera, in particolare la libertà con la quale Pampaloni permette ad Angelo e al suo compagno di litigare e, talvolta, anche di litigare violentemente.

Gilda Signoretti

ROMA TERMINI

3 Teschi

Regia: Bartolomeo Pampaloni

Con: Antonio Allegra, Gianluca Masala, Stefano Pili, Angelo Scarpa

Produzione: Bartolomeo Pampaloni, in collaborazione con Edméè Millot, Andrea Ricciardi per ALBAMADA

Distribuzione: \

Anno: 2014

Durata: 78′

Gilda Signoretti

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