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BLACKFISH di Gabriela Cowperthwaite

Blackfish copertinaIl rispetto dell’uomo nei confronti degli animali è uno degli argomenti più dibattuti di questa ormai conclusa estate 2014. Pensiamo al triste caso dell’orsa Daniza, uccisa dall’anestetico che le è stato somministrato per catturarla. La colpa di questa bellissima orsa è stata quella di aver difeso i suoi figli da quello che considerava un pericolo:la presenza di un fungaiolo nei pressi della sua tana nei boschi di Pinzolo, in provincia di Trento. L’egoismo dell’uomo, e la completa indifferenza delle istituzioni al caso, hanno permesso agli enti locali di ordinare la cattura dell’animale. Rimangono impresse nelle nostre menti gli scontri violenti di piazza tra coloro che si sono battuti per la protezione dell’animale, e coloro che invece ne chiedevano la morte.

La storia di cui vi parliamo è differente da quella di Daniza, ma nello stesso ha molti punti in comune. È la storia di Tilikum, un’orca che ha fatto parlare molto di sé in America, e poi nel resto del mondo. Il suo nome sarà noto a molti, perché legato alla morte di tre addestratori, tra il 1991 e il 2010, aggrediti dall’animale.  L’orca fu catturata nell’Oceano Atlantico  nel 1983 nell’Oceano Atlantico, all’età di tre anni.

Blackfish, di Gabriela Cowperthwaite, è un documentario dedicato proprio alle orche in cattività, vittime degli spettacoli acquatici all’interno dei parchi marini, per allietare un pubblico probabilmente poco sensibile o inconsapevole dei limiti ai quali sono obbligati gli animali [compresi gli animali presenti negli zoo].

Blackfish foto 2Blackfish racconta la storia di Tilikum, “star” del parco marino Sealand of the Pacific, in Canada, il suo habitat fino al 1992. Risale al 1992 la morte di Keltie Byrne, addestratrice di Tilikum, aggredita dall’animale e da altre due orche, all’interno della piscina nella quale stavano eseguendo uno spettacolo.  Il documentario, attraverso frammenti di repertorio e fotografie, mira a spiegare il legame tra Byrne e Tilikum, un legame basato sulla fiducia, spezzato dallo stress della prigionia e dai continui addestramenti a cui l’animale era costretto. Il documentario tende a mostrare anche una certa contraddittorietà tra gli istruttori, innamorati del loro lavoro e degli animali, ma contemporaneamente abituati a vederli vivere in un parco acquatico, e responsabili essi stessi delle pressioni alle quali i cetacei sono sottoposti, compresi gli allenamenti continui ed estenuanti, per mettere poi in scena spettacoli dal vivo.

In seguito alla morte di Byrne, Tilikum venne trasferita al parco acquatico Sea World di Orlando, in Florida. L’animale non aspettò molto a mostrare la sua vulnerabilità e a sfogare le sue frustrazioni, e la conseguenza di ciò fu la morte di altri due istruttori. Come Tilikum, altri cetacei hanno subìto e continuano a subire prigionie forzate e trattamenti logoranti, impotenti di fronte all’egoismo dell’uomo e al richiamo che gli spettacoli acquatici hanno sulla gente.

Blackfish foto 3Presentato all’ultima edizione del Sundance Film Festival, e uscito in Italia lo scorso maggio, nei cinema del circuito The Space Cinema, Blackfish è distribuito in home video, sia in formato DVD che Blu-ray, da Universal Pictures. Il documentario mette in guardia dai pericoli derivanti dalla cattività dei cetacei, ma anche dalla presunzione dell’uomo di voler prevalere sugli altri esseri viventi, privandoli dei loro diritti, soprattutto della loro libertà.

Indubbiamente il documentario tratta un argomento, quello dello sfruttamento delle orche nei parchi acquatici, molto interessante, ma lo fa attraverso lunghe testimonianze verbali e pochi, e frammentati, filmati di repertorio. Ciò che manca è la ritmicità, e infatti Blackfish mantiene un ritmo molto piatto, facendo affidamento a troppe dichiarazioni tendenti ad omaggiare le vittime degli incidenti nei parchi acquatici, accennando soltanto alle tensioni fisiche e psicologiche alle quali sono sottoposte le orche.

Gilda Signoretti

BLACKFISH

Voto film: 

2 Teschi

Voto Blu-ray:

3disc copy

Regia: Gabriela Cowperthwaite

Durata: 90′

Formato: 1.78:1

Audio: Inglese Dolby Digital 5.1

Distribuzione: Universal Pictures [www.universalpictures.it]

Extra: /

InGenere Cinema

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