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L’EREMITA di Al Festa

leremita1Piccole note biografiche del regista prima di cominciare a parlare de L’eremita. Al Festa muove i primi passi della sua carriera come musicista, componendo le colonne sonore per film di genere di fine anni ’80 come After death [Dopo la morte] di Claudio Fragasso o Paganini horror di Luigi Cozzi; in seguito esordisce nella regia col lungometraggio fiume [la sua durata originaria è di due ore e mezza] Gipsy angel, storia d’amore girata tra il videoclip e il musical rock, e prosegue la sua carriera dietro la macchina da presa col giallo cult Fatal frames – Fotogrammi mortali, un film con una moltitudine di presenze di classe [Donald Pleasence, Rossano Brazzi, Alida Valli, David Warbeck, tra i molti] che ha esiti artistici altalenanti, salvo però mostrare un’atmosfera ad effetto in una Roma atipica per il nostro cinema.

Poi, in seguito, torna alla regia con un’opera come Progetto Sapientia, horror ambientato durante una seduta spiritica e che usa il punto di vista alla Blair witch project per dare un pizzico di realtà a tutto. I risultati sono anche risibili, ma pensare che l’operazione sia molto simile, e anticipatrice, al successo del momento Paranormal activity per certi aspetti aiuta sollevargli la reputazione.

Ora, dopo un lungo periodo passato dietro ad argomenti religiosi, legati soprattutto alla figura di Padre Pio [tanto da finire anche in un servizio del programma tv Striscia la notizia], il buon Al ha deciso di rimettere mano alla macchina da presa e portare a compimento un’opera sentita come questo L’eremita, storia che vacilla tra l’apocalittico e il mistico religioso con fare deciso, senza dimenticare però che l’effetto grottesco è sempre pronto dietro l’angolo.

leremita3La storia è quella di un uomo [Marco Di Stefano], vestito con lungo mantello nero e fornito di una capigliatura argentata, che si aggira tra le strade del sud Italia sentenziando la fine del mondo e prodigando la parola di Dio a tutti coloro che lo incrociano.

La sua presenza attira l’attenzione di una tv locale che, fiutando la cosa, decide di realizzare uno speciale su questo individuo, durante la notte di Capodanno, proprio il momento in cui l’uomo dice che la vita sul pianeta finirà.

Vero o falso? La cosa certa è che l’eremita con la sua sicurezza metterà a dura prova la coscienza di tutti quelli che lo incontreranno.

Già dalla trama è facile farsi un’idea de L’eremita, soprattutto pensando che il tutto è trattato con totale serietà. Protagonista scult, che domina la scena a suon di recitazione sopra le righe, un’atmosfera mistica che non fa altro che peggiorare le varie situazioni emblematiche, su cui si sorregge il film [l’incontro con le tre prostitute, la scena di sesso del protagonista con due prorompenti bellezze, i discorsi dell’autore televisivo deciso a convertirsi e credere nell’eremita] e tanta, ma proprio tanta, inconsapevolezza di aver messo in piedi un’operazione che di grande interesse ha ben poco, e che invece due sane e grasse risate ce le fornisce volentieri.

Come commentare la presenza di un personaggio denominato Madre Pia [!] o il sottotesto mal posto che rema contro il cannibalico mondo delle tv?

Festa, con tutta sincerità, deve anche aver creduto nel progetto, ma tentare di realizzare un’opera di Genere con queste basi non ha fatto altro che peggiorare le cose.

leremita2Immancabile la presenza della sua musa Stefania Stella, protagonista del già citato, e sotto certi aspetti sottovalutato, Fatal frames – Fotogrammi mortali, qua nelle vesti di un’indemoniata che di tanto in tanto fa anche capolino alle spalle dell’eremita, ed il perché non c’è dato saperlo.

Dalle prime immagini promozionali ci si aspettava un Van Helsing dei poveri, ed invece ci si ritrova a che fare con un film tra il video didattico religioso e l’opera apocalittica, ma senza avere né le basi educative del primo e neanche il minimo senso del cinema del secondo.

Mirko Lomuscio

 

Regia: Al Festa
Con: Marco Di Stefano, Maurizio Nicolosi, Diego Verdegiglio, Giusy Criscuolo, Francesca Tasini
Sceneggiatura: Laura Mondino
Produzione: Lupo film
Distribuzione: /
Anno: 2012
Durata: 116’

Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=6fA4mvLzqq4

 

InGenere Cinema

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