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LICANTROPI – I FIGLI DELLA LUNA di Simonetta Santamaria e Luigi Boccia

licantropifigli1Licantropi – I figli della luna è un viaggio multimediale all’interno della figura del licantropo, un percorso in cui, con la leggerezza donata anche dalla grafica più da magazine che da saggio, oltre che dalla scrittura svelta dei due autori Simonetta Santamaria e Luigi Boccia, ci accosta alla figura storico-flolklorica del wolfan, con l’intento di “sfatare le false credenze, per riportare la figura del lupo mannaro al suo originario folklore”, per poi scivolare piacevolmente in un fiume in piena di libri, fumetti, film e videogiochi che proprio nei mutaforma hanno trovato la loro ragion d’essere.

Santamaria e Boccia cercano, correttamente, di presentare le origini della tradizione mitologica licantropia, partendo dal mito greco del re Licaone, trasformato in lupo da Zeus, come contrappasso per la sua comprovata malvagità, per arrivare all’interessante paragrafo sul conflittuale rapporto tra licantropia e cristianità. Il culto religioso inquadrava la metamorfosi [non solo quella licantropica] ad una punizione divina o ad un accordo con il diavolo, di certo un marchio dimostrativo dell’effettiva pericolosità del presunto uomo lupo per tutta la comunità religiosa. Gli autori inquadrano bene uno dei periodi maggiormente sanguinosi della storia del cattolicesimo, quello dei processi alle streghe [con le quali i licantropi si pensava andassero a braccetto, a parere di illustri inquisitori], e delle scomuniche agli animali [anche lupi, quindi, uno degli animali da sempre ricondotto al mondo del “demoniaco”, e non solo lupi mannari].

Interessante a questo proposito è l’inquadramento di alcuni casi trattati da Santamaria e Boccia, riguardanti effettivi avvistamenti storicamente documentati di alcune feroci belve, che nel 1700 fecero razzia di vittime indifese, spesso non risparmiando bambini, e che scomparvero d’improvviso, com’erano arrivati, sostituiti da simulacri impagliati, conservati nei musei di corte: facciamo cenno a la bestia del Gévaudan o quella di Milano.

licantropifigli2Ma per ritornare sul terreno della licantropia più “classica” che, sottolineano i due autori, “come il vampirismo, è la trasformazione dell’uomo in una diversità negativa”, in Licantropi – I figli della luna sono presentate le varie caratteristiche che, magari in diverse epoche storiche, sono state considerate indici della contrazione del morbo [dalle sopracciglia cespugliose e unite al centro, al dito medio molto più lungo della norma, al ciuffo di peli presente sotto la lingua, alla forma delle unghie delle mani, alla conformazione troppo bassa, e magari all’indietro, delle orecchie], oltre alle diverse possibili origini dello stesso male [infezione da parte un altro licantropo, nascita sfortunata nel giorno di Natale, intervento o patto demoniaco].

Prima di passare poi alla carrellata mediale, con film [dagli storici ai moderni Underworld e Twilight], libri e racconti [anche quelli pubblicati sugli storici Weird Tales, magazine letterario di cui, tra l’altro, Luigi Boccia dirige l’edizione italiana], fumetti [da Dylan Dog agli esperimenti targati Marvel] e videogiochi, gli autori compiono anche un breve excursus all’interno di quella che potrebbe essere definita licantropia clinica, in questo caso definendo rapidamente i ritratti di due serial killer, particolarmente efferati, Friedrich Haarmann e Daniel Rolling.

Come accennavamo in testa alla recensione, però, il valore del volume Licantropi – I figli della luna, edito da Gremese, è accresciuto dalla grafica davvero particolare [curata da Adriano Flocco] che, a partire dalla copertina rigida, culmina in 190 pagine a colori, davvero cariche di immagini tematiche ricercate e funzionali che toccano ognuno degli argomenti trattati.

Un pezzo da collezione anche per i più giovani che, nelle ultime pagine del libro, troveranno delle “comode” schede identificative in cui inserire dati ed eventuali foto, dei propri avvistamenti di licantropi e mutaforma.

Luca Ruocco

 

Autore: Simonetta Santamaria, Luigi Boccia

Editore: Gremese [www.gremese.com]

Pagine: 190

Illustrazioni – Foto:

Costo: 19,50 euro

InGenere Cinema

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